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Senigallia - Un'altro pestaggio in divisa. Corteo spontaneo nella notte e blocchi stradali

 

Il 13/7/2009 nel pomeriggio verso le sette, a Senigallia, davanti al Matt bar (rione Porto), Yousefh un migrante regolare che da tanti anni vive in città, è stato avvicinato da due agenti dei carabinieri per un controllo, uno dei quali era l’ agente Prota, noto per le sue ripetute vessazioni.
Dopo aver esibito i documenti e il permesso di soggiorno, mentre questi venivano accertati, dalla porta di ingresso il ragazzo si è spostato all’ interno per andare a comprare una bottiglietta d’acqua. Tornato è stato aggredito dalle forze dell’ordine, buttato a terra, picchiato e portato in caserma, il tutto di fronte a più testimoni che sono riusciti anche a scattare una fotografia del fermo. Alle 22.30 una sessantina di militanti, per lo più migranti, del Coordinamento migranti Terza Italia, l’Ambasciata dei diritti e il csoa Mezza Canaja, si sono diretti sotto la caserma dell’ Arma dei Carabinieri. Una delegazione è stata fatta entrare, tra lo stupore il dirigente responsabile ha confermato senza aggiungere e negare niente l’accaduto e che il migrante era in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Alla notizia, è partito un corteo che ha bloccato il traffico fino a via Carducci, cuore del rione Porto, il quartiere a più alta densità dei migranti, dove è stato accolto dagli applausi della gente, italiani e migranti. L’accaduto è il secondo caso denunciato dai movimenti sociali e dai migranti dopo il pestaggio di cinque lavoratori senegalesi che aveva portato in piazza trecento persone in corteo. Quello che si evince è un clima di impunità di cui godono le forze dell’ordine e la tolleranza delle istituzioni di centro sinistra ancora più grave adesso che viene approvato il pacchetto sicurezza e il migrante è il capro espiatorio sul quale riversare le contraddizioni di una crisi economica che colpisce e impoverisce tutti.
Chiediamo che chi governa questa città prenda una posizione netta, senza titubanze contro chi abusa del proprio potere e non rispetta i diritti delle persone, per una città democratica, antirazzista e solidale.