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Omicidio Cucchi, altri tre medici del Pertini sotto inchiesta per omicidio colposo

 

Ci sono altri tre medici dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, dove Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre scorso, sotto inchiesta da parte della procura di Roma per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. I loro nominativi, secondo quanto si è appreso, stanno per essere iscritti nel registro degli indagati su iniziativa dei pubblici ministeri Vincenzo Barba e FrancescA Loy, titolari dell'inchiesta giudiziaria. A questi sanitari gli inquirenti sono arrivati dopo un ulteriore esame della cartella clinica di Cucchi. Da quella documentazione è emerso che i tre hanno avuto a che fare con il detenuto nel reparto penitenziario del Sandro Pertini. I loro nomi vanno ad aggiungersi a tre colleghi dello stesso ospedale, a loro volta iscritti per omicidio colposo, e a tre agenti della polizia penitenziaria in servizio nel tribunale di Roma sotto inchiesta per omicidio preterintenzionale.La famiglia - "Noi lo abbiamo detto fino dal primo momento. Senza le botte Stefano al Pertini non sarebbe arrivato, ma la colpa dei medici è gravissima, soprattutto da un punto di vista deontologico". Così Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano ha commenta la notizia a CNRmedia. "Noi stiamo portando avanti la nostra battaglia con enorme sofferenza; ogni elemento nuovo che si aggiunge va a formare il quadro e a farci rendere conto ulteriormente di quanto è stata drammatica questa situazione".Le indagini - Il giorno dopo il reintegro dei tre medici del Pertini, la Tac eseguite sul cadavere riesumato di Stefano Cucchi ha confermato le lesioni rilevate tramite l'autopsia: una frattura vertebrale e una lesione al coccige, escludendo, invece, la frattura della mandibola.