NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

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LA TESSERA NON SI AGGIRA!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°19

 

Durante l’estate si è fatto un gran parlare di “away card”, proposta da alcune società come la panacea per aggirare la tessera del tifoso e riportare, così, in trasferta i tifosi non “fidelizzati”. Non sta a noi sentenziare sulle scelte altrui, restiamo dell’idea che ogni tifoseria è libera di fare la scelta che ritiene giusta, notiamo però l’ipocrisia di tanti che, in questi giorni, nascondono la loro voglia di tornare in trasferta motivando tale scelta con la storiella che l’away come pure la “supporter card” (per la Lega Pro), non avrebbero le stesse caratteristiche della tdt. A scanso di equivoci l’away card altro non è che una tessera del tifoso a tutti gli effetti, che ha validità solo per le gare in trasferta e, quindi, meno privilegi rispetto alla “full card”, ma che aderisce allo stesso programma ministeriale. L’unico titolo di accesso che, ad oggi, non è legato alla tessera del tifoso è il biglietto nominale che però ovviamente non è acquistabile in trasferta se non si è possessori della tdt. Per cercare di fare ulteriore chiarezza riportiamo alcuni interessanti spunti tratti dal blog http://ultras2000.altervista.org :

 

“Le tipologie più comuni di titoli di accesso sono:
full card (con cui intendiamo tutte le TDT al massimo dei privilegi);
home card (TDT casalinghe);
away card (TDT per le trasferte);
voucher elettronico (mini-abbonamento TDT);
biglietto nominale.
Si è scritto “tipologie più comuni” perché in realtà esistono anche altri titoli
d'accesso, giacché l'universo delle TDT è praticamente illimitato. Il Programma TDT fin dall'inizio, ha indicato la possibilità di fare TDT di diverso tipo, con “vari livelli di pregio (…) a seconda dei servizi che ciascuna Società sportiva intenda offrire ai propri sostenitori”. Tali direttive sono state ribadite dall'Osservatorio (ONMS) nel febbraio 2012 (Det. n. 6/2012, 8 febbraio 2012, allegato tecnico punto 1.3). Per cui TDT con privilegi ridotti (quindi: per le sole partite casalinghe; per le sole trasferte; per un ridotto numero di partite casalinghe; per un ridotto numero di partire in trasferta, ecc. ecc.), sono da sempre possibili, in assoluta conformità al Programma TDT.
Il moltiplicarsi pratico delle TDT ha favorito il tesseramento di massa. L'esempio più eclatante si è avuto, forse, con l'introduzione del Voucher Elettronico (mini-abbonamento TDT. ONMS det. 5/2012, 1 febbraio 2012), che in qualche realtà andò a sostituire i carnet di biglietti / accrediti che le società passavano ai gruppi ultras no-TDT che, avendo rifiutato la TDT, non potevano più sottoscrivere l'abbonamento. Anche per questo il Voucher Elettronico, pur essendo una card (è una Fidelity Card / TDT), iniziò ad essere chiamato impropriamente “carnet” (che significa appunto: blocchetto di biglietti).
Anche le away card, così come le home card e i Voucher Elettronici, sono ovviamente delle TDT. La cosa appare assolutamente ovvia, comunque lo ha confermato pubblicamente lo stesso ONMS (e anche qui non esiste fonte più autorevole e competente, visto che l'ONMS opera per il Ministero dell'Interno, e il Programma TDT è un programma di tale ministero).
Dal nome commerciale della card, così come dalla modulistica che l'accompagna, può venire omesso il nome “Tessera del Tifoso” o “Fidelity card”, così come il riferimento specifico al Programma TDT, giacché non c'è nessun obbligo in merito; se però assolve, nelle caratteristiche, quanto previsto dal Programma TDT, la card è una TDT, e fornisce i privilegi riservati ai soli TDT.”