NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

laboratoridirepressione

SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











"A Bolzaneto accantonato lo stato di diritto", ma nessuno in 12 anni ha fatto niente

 

Fonte:altraeconomia

 

Le motivazioni della Cassazione sono pesantissime: "trattamento dei detenuti gravemente lesivo della dignità delle persone"; "vessazioni continue e diffuse". Ma nessuno è mai stato rimosso e la legge in discussione in parlamento non qualifica la tortura come reato del pubblico ufficiale
Ecco gli stralci della sentenza di Cassazione per le violenze sui detenuti e i falsi nella caserma di Bolzaneto a Genova nel luglio 2001 (40 agenti giudicati colpevoli, quasi tutti salvati dalla prescrizione): "trattamento dei detenuti contrario alla legge e gravemente lesivo della dignità delle persone"; un clima di "completo accantonamento dei principi-cardine dello Stato di diritto"; "vessazioni continue e diffuse in tutta la struttura".
Parole pesanti e indegne di un paese democratico, tanto che dovrebbe essere impossibile ignorarle. E invece ben conosciamo qual è il bilancio. Nessuno in dodici anni ha mai chiesto conto di tanto orrore ai responsabili delle forze dell'ordine; non risultano nemmeno sospensioni o rimozioni degli agenti condannati, che dunque continuano indisturbati a lavorare nelle nostre strutture carcerarie o in caserme e questure.
Si sta appena ora cominciando a parlare - dodici anni dopo! - di una legge sulla tortura, a partire da un testo - sembra incredibile ma è così - nel quale ci si è rifiutati di qualificare il crimine di tortura come reato specifico del pubblico ufficiale, com'è normale che sia e come è nei paesi che prendono sul serio l'obiettivo di stabilire la prevalenza dei diritti dei cittadini sulle pretese di corporazioni e gruppi di potere.
Qualcuno si domandi perché la fiducia nelle istituzioni sta cadendo a precipizio.

 

Lorenzo Guadagnucci