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Carcere di Benevento, detenuto 27enne s'impicca: ma la famiglia dubita del suicidio

 

fonte: Il Desk quotidiano indipendente

 

Marco Iacca di origine tarantina, ha usato le coperte del letto per uccidersi. Il legale dei familiari: "Aveva un fine pena di pochi mesi a fronte di una carcerazione ininterrotta che durava da qualche anno. Cercare altre ipotesi oltre al suicidio"
Sull'ennesimo suicidio in carcere viene gettata un'ombra dalla famiglia del detenuto trovato morto. Le cause "dovranno ricercarsi anche al di fuori dell'ipotesi del suicidio. Si ritiene improbabile, infatti, che un soggetto che aveva un fine pena di pochissimi mesi a fronte di un'ininterrotta carcerazione che durava da qualche anno, potesse portare a termine un gesto così estremo senza un motivo apparente". Lo afferma l'avvocato Nicola Ciaccia, legale della famiglia di Marco Iacca, deceduto nel penitenziario di Benevento.
Un’altra morte in carcere, per la precisione la numero 141 dall’inizio dell’anno, la 46esima per suicidio. Il 27enne tarantino è stato trovato ieri sera dagli agenti della polizia penitenziaria durante un giro d’ispezione. Per impiccarsi ha usato la coperta del suo letto: inutile l'intervento dei medici della struttura detentiva e dell'ambulanza.
Il magistrato ha disposto il trasferimento della salma nell'obitorio dell'ospedale Rummo, e nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia che dovrà accertare le cause della morte. “Non è la prima volta che nel carcere di Benevento si registrano episodi del genere - rileva l'associazione Ristretti Orizzonti - lo scorso 14 ottobre un poliziotto penitenziario aveva salvato un altro detenuto che aveva tentato di togliersi la vita impiccandosi con degli asciugamani. Non era andata così, invece, nell'aprile del 2010 quando un uomo di 39 anni, di Napoli, che aveva da poco cominciato a collaborare con la giustizia, si era ucciso utilizzando una calzamaglia sportiva che aveva legato alla porta della cella. Ed ancora, nel 2005: un giovane di Benevento di 31 anni, si era impiccato con i lacci delle scarpe e un altro di 61 anni, si era ucciso strozzandosi con un lembo del lenzuolo”.