NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

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DAVIDE LIBERO











BASTA SBIRRI, BASTA ABUSI! LE ENNESIME VITTIME DELLO STATO

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°40

 

Non ci stancheremo mai di denunciare apertamente quello che tutti i giorni accade nel nostro paese, nell’indifferenza generale di organi d’informazione e istituzioni, convinti ormai che non si possa piu’ parlare di casi isolati, come riscontrato dagli organismi di controllo pubblico europeo e internazionale. Esiste una mentalita’ e una cultura che fa sì che i protagonisti, che sono sempre piu’ numerosi, di queste vicende non vengano lasciati soli davanti alle loro responsabilita’, ma godono di una solidarieta’ ferma e convinta da parte delle stesse istituzioni. Lo “Spirito di corpo” che caratterizza l’operato di tipo omertoso all’interno delle forze dell’ordine - come alla Diaz - e la ritrosia da parte di alcuni pubblici ministeri a mettere in discussione il loro rapporto con gli organismi con i quali collaborano quotidianamente, fanno il resto.

 

 

RICCARDO MAGHERINI e’ morto lo scorso 3 marzo a Borgo San Frediano, a Firenze, dopo essere stato bloccato dai carabinieri in seguito a una crisi di panico, secondo la procura provocata dall’assunzione di cocaina. Secondo alcune testimonianze, due dei quattro carabinieri intervenuti avrebbero dato dei calci a Magherini mentre era a terra, ammanettato a faccia in giu’, con le braccia dietro la schiena e a torso nudo. I video e le foto, anche stavolta, lascerebbero poco spazio all’immaginazione di fronte ai segni e i rumori del trattamento riservato dai carabinieri a una persona che chiedeva aiuto. Come nei casi Aldrovandi, Ferrulli e Rasman, anche stavolta c’è un arresto o presunto tale posto in essere da piu’ agenti, con modalità violente e con compressione a terra in posizione prona che si protrae oltre i limiti del lecito. La sequenza filmata, inedita finora, è davvero inquietante.

 

 

DAVIDE BIFOLCO e’ morto la notte tra il 4 e il 5 settembre, ucciso da un colpo di pistola di un carabiniere, dopo un presunto inseguimento, le cui motivazioni non hanno nessun peso di fronte al fatto che hanno sparato da due metri di distanza ad un ragazzo di soli 16 anni e servono solo a riempire le bocche dei perbenisti che si scandalizzano per le esecuzioni in Iraq e trovano giustificazioni per il carabiniere a Napoli. Ipocriti del cazzo: se tutte le giustificazioni sono buone ognuno ha le sue e, per noi, la morte di Davide non ne ha. Per noi Davide aveva solo 16 anni, e tutto il resto sono cazzate che aumentano solo la rabbia.