Altra corsa, altro giro, ci verrebbe da dire, anche se la situazione lascia poco spazio all’ilarita’, consegnando invece un quadro desolante: nello stillicidio di continui provvedimenti, che pare non avere soluzione di continuita’, da parte dei soliti “organi preposti” che, anzi, sembrano trarre sempre piu’ giovamento da tutto cio’, si aggiungono altre quattro diffide per altrettanti ragazzi, due riguardanti ancora i famigerati fatti di coppa Italia (per i quali, vista la mole di minuziose indagini svolte, siamo ormai al parossismo da guerra civile) e due comminate addirittura in quel di Pontedera, pare per una torcia accesa. Constatiamo per l’ennesima volta che, nel modo di operare di chi attua questi provvedimenti, non viene smentita mai l’equazione di una legge forte e prepotente con i deboli (per i quali non si lesinano lunghe ed approfondite inchieste) e prona verso i potenti e i forti (ovvero coloro che, per i reati di cui si macchiano, dovrebbero essere maggiormente attenzionati da parte della magistratura e delle forze dell’ordine e che, invece, il piu’ delle volte la fanno magicamente franca!). Non resta che augurare a questi ragazzi, ai quali va tutta la nostra vicinanza e solidarieta’, che riescano magari a dimostrare la loro estraneita’ ai fatti contestati (cosa che succede di frequente da queste parti) e che, comunque, questi anni lontano dalla propria passione passino per loro in fretta.
DIFFIDATI CON NOI!