La settimana scorsa hanno rigettato l’istanza di scarcerazione a Davide, nonostante siano scaduti i termini che la legge fissa per la durata della custodia cautelare. Lo stato perde l’ennesima occasione per smentire la propria volonta’, aggrappandosi a cavilli e tecnicismi burocratici, nel guazzabuglio vergognoso della giustizia nostrana, preferendo continuare a punire esemplarmente, privandolo della propria liberta’, un cittadino che da tre anni e’ ancora in attesa di giudizio e quindi, fino a prova contraria, innocente. A Davide va il nostro pensiero, l’abbraccio della sua gente, che gli e’ vicina, come siamo vicini agli altri ragazzi coinvolti e tuttora ai domiciliari, nonostante tutto intorno brucino le sterpaglie dell’ipocrisia, di lingue taglienti senza scrupoli, che vorrebbero toglierci persino la terra sotto i piedi, reclamano a gran voce la liberta’ delle nostre idee, condannano i nostri valori, troppo veri ed umani per costoro, troppo lontani dalle loro morali dissimulatrici, buone per sentirsi migliori degli altri, ma non per trovare il coraggio di essere fino in fondo se stessi.