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Detenuto suicida nel carcere di Pesaro. Ci sono forti dubbi

 

FONTE: contromaelstrom

 

Un suicidio in carcere è sempre una tragedia. E’ un assassinio del sistema carcere. Ma alcune morti lasciano grossi dubbi e presentano situazioni fortemente anomale.
E’ il caso di Eneas “suicidatosi” nel carcere di Pesaro, Villa Fastiggi qualche giorno fa.
Ecco la notizia tratta dal quotidiano laprimapagina.it, del 28 settembre 2015 nella pagina delle Marche:
“L’uomo si è impiccato nella sua cella. Si tratta di un detenuto di origine magrebina che dopo il rientro da un altro istituto ove era stato sottoposto ad un breve periodo di osservazione. … “
“Avrebbe guadagnato la libertà nel mese di aprile del prossimo anno o, forse, tra qualche settimana se la magistratura di sorveglianza avesse celebrato l’udienza già fissata per la concessione di misure alternative. E, invece, ha deciso di porre fine alla propria esistenza nel penitenziario di Villa Fastiggi che lo ha ospitato per cinque mesi perché colpevole dei reati di false attestazioni e resistenza alla forza pubblica ed in cui aveva fatto rientro qualche ora prima a seguito delle dimissioni dalla sezione psichiatrica del carcere di Ascoli”.
Fate attenzione ai “reati: false attestazioni e resistenza alla forza pubblica, sono violazioni per le quali non si va in carcere. Ma Eneas era stato condannato a un anno; troppo! E ci stava da troppo tempo e ancora non gli discutevano la possibilità di essere ammesso alle misure alternative. Lo avevano tenuto in osservazione al carcere di Urbino e nel reparto psichiatrico del carcere di Ascoli Piceno perché ritenuto tossicodipendente e “problematico”.
Perché infierire così su un ragazzo che forse non avrà sorriso quando energumeni appartenenti alla forza pubblica gli avranno messo le mani addosso!!!
Tutte falsità, dicono gli amici di Eneas, che con molti sforzi hanno fatto si che all’autopsia (che doveva svolgersi oggi) potrà assere presente un medico di fiducia e un avvocato che ha seguito altri omicidi di stato. Loro vogliono bene a Eneas e vogliono la verità sulla morte del ragazzo. La vogliamo anche noi!
Invitiamo tutte e tutti ad attivarsi e stare vicini agli amici di Eneas in questa battaglia.