NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











SBIRRO INFAME!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°71

 

Il 2 febbraio scorso ricorreva il nono anniversario dei fatti di Catania. Serata incancellabile per chi vive come noi l’essere Ultras, perche’ i gravi incidenti di quella sera, che portarono alla morte dell’ispettore di Polizia Raciti, furono l’ennesima e la piu’ squallida delle scuse mai usate da questo Stato fantoccio per giustificare un’ondata di leggi speciali che, nel corso degli anni, ha inevitabilmente rappresentato uno spartiacque tra quello che era e quello che e’ oggi il movimento Ultras. Squallido perche’ si e’ speculato sulla morte di un uomo, squallido perche’ montato ad arte su una falsa ricostruzione dei fatti che condannano un ragazzo, Antonino Speziale, usato come capro espiatorio, a pagare qualcosa che non ha commesso, per giustificare le leggi speciali, utili solo ai padroni del pallone, che non hanno nulla a che vedere con la violenza e la sua prevenzione, ma hanno come obiettivo solo ed esclusivamente la criminalizzazione di ogni forma di aggregazione e organizzazione che negli anni i gruppi e la gente di curva e’ riuscita a creare. Quella sera ad uccidere Raciti fu un Discovery della Polizia in retromarcia, eppure c’e’ un ragazzo che ha gia’ bruciato un grosso pezzo della sua gioventu’ in galera. Per lui continuiamo a gridare liberta’.

 

TERAMO - SANTARCANGELO 2015/16

 

Il 9 febbraio scorso a Firenze si e’ svolta una nuova udienza del processo di primo grado riguardante la morte di Riccardo Magherini, avvenuta il 3 marzo 2OI4, in seguito ad un fermo da parte dei carabinieri. Parlano chiaro le foto del cadavere di Riccardo e le varie tumefazioni che lo stesso presentava e i video amatoriali girati quella sera a Borgo a San Frediano, Firenze, le continue richieste d’aiuto dello stesso mentre la solerte combriccola dei tutori dell’ordine, in quattro, spingevano il suo corpo sull’asfalto fino a fermargli il respiro, i calci che a turno gli distribuirono. Le fasi del processo di questi giorni ci restituiscono l’immagine di mansueti agnellini pronti a giurare su cio’ che hanno di piu’ caro, che non si erano accorti che Magherini stava male, che nessuno di loro avrebbe potuto sferrare calci sul malcapitato e, come al solito, come la canzone di un disco rotto, Riccardo si sarebbe fatto tutto da solo e per loro “poveretti”, era impossibile contenere quella forza sovraumana. Per non cadere anche noi nel trito e ritrito “mantra” delle nostre consapevolezze, sfidiamo le vostre capacita’ intellettive: guardate, ascoltate e lasciamo a voi ogni giudizio, il nostro lo conoscete e non e’ frutto di un pregiudizio, ma la conoscenza chiara e acclarata in anni di abusi subiti, dell’impunita’ che sa di avere chi indossa una divisa, la presunzione di chi sa di stare sempre con la ragione e mai con il torto.
Accade che un gruppo di nostri ragazzi prima della partita con il Santarcangelo, mentre erano intenti a portare allo stadio gli striscioni che in settimana erano stati confezionati e che sarebbero stati esposti in curva durante la stessa, vengono intercettati da una pattuglia. Dopo averli identificati, i solerti “tutori dell’ordine”, decidono di sequestrare arbitrariamente gli striscioni, senza neanche aprirli, senza sapere neanche il contenuto degli stessi, non perche’ questo giustificasse il loro atteggiamento, ovvio. Questa e’ solo l’ennesima riprova di quello che realmente fa paura a tal signori ed e’ l’unica giustificazione che troviamo plausibile all’operato di questi cani da guardia del potere: la censura del nostro libero pensiero!