Nelle due settimane appena trascorse sono arrivate 19 diffide da Rimini e 11 da Macerata. Come sempre, quando veniamo colpiti da questi provvedimenti, il nostro ragionamento verte sul fatto che non paghiamo solo per quello che facciamo, per la qual cosa, tra l’altro, ci siamo sempre assunti tutte le responsabilita’, con l’orgoglio ed il senso d’appartenenza che ci appartiene.

Quello per cui paghiamo e’ collegato piuttosto al nostro pensiero ed al nostro modo di agire. Le ultime diffide riassumono tutto cio’ alla perfezione: ad avvenimenti e fatti oggettivi, dai quali ovviamente, ripetiamo di non volerci sottrarre, si uniscono la volonta’, neanche troppo celata, di punire il nostro modo di andare in giro senza tessera, la nostra capacita’ di mettere in ridicolo il loro sistema, che non ha nulla a che vedere con la prevenzione della violenza, che sbandierano ai quattro venti per giustificare ogni puttanata che ci propinano. Non ci aspettiamo sconti da chi ha sempre e costantemente lavorato per eliminare uno scomodo pensiero, ancor piu’ scomodo quando questo, coerentemente, agisce portando avanti cio’ che dice e mette in crisi le loro ipocrite prescrizioni.

Quello che ci preme e’ continuare, nonostante tutto, l’attivita’ del nostro gruppo, continuare a far vivere su questi gradoni il nostro libero pensiero e non perche’ esso e’ di nostra esclusiva proprieta’, per rivendicare una mera motivazione di possesso, ma perche’ appartiene alla Curva Est, alla nostra storia, al percorso di crescita e consapevolezza che in questi anni abbiamo fatto tutti insieme. In questo momento di difficolta’ ci piace pensare che tutti coloro che ci hanno sempre appoggiato nelle nostre scelte e nelle nostre battaglie, che ritengono importante la nostra presenza, tutti coloro che si riconoscono nei nostri valori, facciano sentire la loro vicinanza. E’ arrivato il momento di stringersi, di dimostrare davvero tutti insieme quanto questo pensiero, questo modo di essere e di aggregarsi, questa passione sia davvero piu’ forte di ogni repressione.