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Indagato Gianni Tonelli, segretario del SAP

 

FONTI:

 

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/03/06/news/indagato-e-ricoverato-solidarieta-a-tonelli-1.13081386?refresh_ce

http://www.iltempo.it/roma-capitale/cronaca/2016/03/05/indagato-il-poliziotto-che-da-44-giorni-fa-lo-sciopero-della-fame-1.1515929

http://ilgarantista.it/2014/11/02/gianni-tonelli-sap-non-ce-stato-nessun-pestaggio-che-volete-da-noi/

 

 

Gianni Tonelli, segretario del Sindacato Autonomo di Polizia, ha condotto uno sciopero della fame lungo oltre 40 giorni.
I motivi della protesta riguardavano le condizioni “inadeguate” in cui gli agenti di polizia sarebbero costretti a lavorare: carenza di dotazioni, mezzi, personale, e uno scarso interesse da parte del governo al riguardo.
E proprio ieri al segretario del SAP, ricoverato per aver prolungato eccessivamente lo sciopero della fame, ha ricevuto dalla Questura di Roma un avviso di garanzia e di conclusione delle indagini.
Tra i reati contestatigli: interruzione di pubblico servizio, abbandono del posto di servizio, “la contravvenzione di pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico, in qualità di concorrente morale, promotore e organizzatore.”
Sotto indagine anche altri quattro assistenti e agenti di polizia: a tre di questi è contestato anche il reato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.
Le indagini riguardano quanto detto da Tonelli in alcune trasmissioni televisive circa l’inadeguatezza di equipaggiamenti della polizia di Stato: la veridicità di queste dichiarazioni è oggetto di indagine della magistratura.
Ricordiamo tristemente la figura di Gianni Tonelli per aver dichiarato di aver “applaudito convintamente” gli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi, e per aver affermato, sempre riguardo il caso Aldrovandi, che “questa società non ci merita e non merita il sacrificio delle vite dei nostri colleghi”, “che la causa della morte non è interconnessa con l’intervento degli agenti” e che “quella persona, purtroppo, è morta per l’assunzione di eroina, ketamina e alcool accompagnata da uno stato di fortissima debilitazione”.
Riguardo la morte di Stefano Cucchi, Tonelli aveva invece affermato “non c’è stato nessun pestaggio, che volete da noi? Può essersi battuto la testa sulle sbarre da solo”.