NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











L’IPOCRISIA DI CHI STA SEMPRE CON LA RAGIONE E MAI CON IL TORTO

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°74

 

Il video di uno, che mette in mostra il proprio nulla, pisciando addosso a una donna, ha riempito l’appena trascorsa settimana televisiva. Guardate nel video quanta gente passa, guarda e se ne va. Riprende con il telefonino, non vede l’ora di tornare a casa e postare sul facebook la propria indignazione-social. E non e’ una questione di paura, e’ una questione di vuoto interiore che tanti hanno, e che crea indifferenza. E meraviglioso come invece nello zapping televisivo della domenica a sera, l’imbattersi con un “intellettuale”, che commentando il video, parla ancora di come gli stadi siano delle zone franche!? La perplessita’ e’ delle piu’ totali, rimani a bocca aperta pensando, ancora, sono 2O anni che dicono la stessa cosa! Hanno costruito un sistema repressivo anche sull’omologazione di coscienza mediatico usando quello che gli serviva, per togliere chi piu’ dava fastidio. E tutto questo l’hanno fatto usando la stessa identica frase per 2O anni.
Lo scorso 2I febbraio si e’ giocata Aversa - Cavese, in seguito ad essa la Questura di Caserta ha emesso ben 68 daspo, tutti a carico dei cavesi. Applicando quel Daspo di gruppo “creato” dal ministro dell’Interno Alfano. Sul fronte mediatico ci si e’ attenuti alla “solita fonte ufficiale”. Cosi’ si e’ parlato di parapiglia generato da tifosi senza biglietto che hanno attaccato sconsideratamente le forze dell’ordine, con uno di loro che si e’ indebitamente impossessato di un manganello.
Al ritorno fanno fermare i cavesi nell’area di sosta dalla quale generalmente vengono scortate le tifoserie al San Paolo, perquisendo il pullman ma non trovando il manganello incriminato. In quella partita il parapiglia e’ scoppiato perche’ c’e’ stato un errore di gestione dell’ordine pubblico, con i biglietti, e allora tanto vale far ricadere sulle spalle di qualcun altro (guarda caso gli Ultras) la responsabilita’ della propria incapacita’.