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TERAMO, ASSOLTI GLI ULTRAS DALL’ACCUSA DI STALKING AL SINDACO

 

FONTE:sport people

 

Chi ha seguito la vicenda, anche attraverso i nostri rilanci delle notizie di rassegna stampa e dei comunicati del comitato, ricorderà benissimo la battaglia condotta a Teramo in difesa del vecchio stadio Comunale. Dopo il passaggio della squadra di calcio al “Bonolis”, il nuovo impianto di Piano d’Accio, era cominciata una lunga querelle sul vecchio stadio che senza mezzi termini venne bollata come mera speculazione edilizia. Questa era una delle tante accuse su cui verteva il lavoro del Comitato “Giù le mani dal Comunale”, animato non solo da ultras ma anche da cittadini e gente comune, che ha sempre opposto strenua resistenza alle mire e agli interessi che parevano focalizzare su quell’area cittadina.
Tra le azioni del Comitato, costante fu la sua presenza ai vari Consigli Comunali in cui, di volta in volta, si discuteva e si decideva circa l’abbattimento del vecchio stadio. Si voleva far sentire il fiato sul collo ai politici, far capir loro che non avrebbero potuto inventarsi giochi o svendere quello che ritenevano un patrimonio collettivo. Il Sindaco decise però di sporgere denuncia alle autorità competenti e in poco tempo, quello che i membri del comitato credevano fosse a pieno diritto un loro esercizio democratico, si trasformò in stalking e interruzione di pubblico servizio.
Per 19 ultras del Teramo scattò, di lì a poco, un’ordinanza restrittiva che impediva loro di avvicinarsi a meno di 50 metri dal primo cittadino. Per lo psicotico paradosso che ne è conseguito, gli indagati dovevano anche guardare bene quali marciapiedi calcavano e che persone incrociavano lungo il Corso cittadino, per non incorrere in ripercussioni ulteriori. Tra le tante accuse, il Sindaco sostenne anche di aver subito feroci aggressioni verbali durante le discussioni in aula.
Il giudice ha messo la parola fine a questa storia, scagionando i 19 in quanto il fatto non sussiste. Ovviamente le assoluzioni non fanno poi mai tanto clamore come i rinvii a giudizio ma tant’è. Una vittoria è una vittoria, ogni piccola libertà riconquistata è sempre una buona notizia, anche se i media che oggi strillano a tutta voce degli ultras cattivi poi tendano a nasconderle.

 

Matteo Falcone