NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











CONTROINFORMAZIONE ALLA DISINFORMAZIONE!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°81

 

I giornali scrivono attingendo alla fonte ufficiale imposta: non c’e’ ricerca della verita’, non c’e’ cronaca. Il mostro esiste gia’, non c’e’ nulla da inventare, solo conferme che creano coscienze distorte. Nulla di nuovo insomma, la solita bozza studiata a tavolino dove niente avviene a caso. I giornali riportano di un agguato che la tifoseria di casa avrebbe tenuto nei confronti di quella ospite, chi riceve la notizia cosi’ sa gia’ dove puntare il dito, assuefatto com’e’ dal bombardamento mediatico che negli anni ha ricevuto. Si rincara la dose nei salotti del perbenismo luccicante, dove la coscienza di ognuno e’ sempre piu’ pura di quella del prossimo, si grida all’indignazione e all’inasprimento delle pene. L’obbiettivo e’ criminalizzare scomodi movimenti pensanti capaci di riempire le piazze come gli stadi, capaci di smuovere le persone destandole dal torpore silenzioso che il potere impone. Tornando ai fatti, quelli reali, la tifoseria di casa era sotto il proprio settore, a un certo punto nello stesso parcheggio vengono fatti transitare, inaspettatamente, pullman della tifoseria avversaria, tra le due tifoserie non scorre buon sangue. I pullman si fermano ne nasce una breve colluttazione, a quel punto interviene la polizia fino a quel momento assente. Le cariche separano le due tifoserie, poi a quella in trasferta viene permesso di ripartire, quella di casa viene bloccata e identificata, risultato 92 daspo e 8 arresti. Una svista della polizia? Un errore nella gestione dell’ordine pubblico? Coperto vergognosamente dai giornali? Nessun errore, tutto accade con la chirurgica volonta’ di colpire chi in questi mesi e’ stato in grado di smuovere le coscienze di una citta’ intera che e’ scesa in piazza per difendere la propria storia con rabbia e convinzione. Nelle teste dei poteri forti quella curva, quel movimento rappresentano un pericolo ben piu’ serio di una scazzottata tra tifoserie, rappresentano la capacita’ di unire e mobilitare una fetta consistente di cittadini, di portarli su forme di proteste che il potere non puo’ controllare, dimostrando soprattutto che lottando si ottengono risultati. Molti avranno capito e sanno di chi parliamo, di quali fatti e di quali tifoserie. Non importa menzionarle. Certe cose sono uguali ovunque. A noi interessa che capiate quali sottili mezzi la repressione usa per togliersi di torno movimenti scomodi, di quanta paura ci sia nelle stanze del potere quando un popolo acquisisce consapevolezza nei propri mezzi e della propria forza. Riflettiamo, non facciamoci trascinare dal qualunquismo della loro informazione che appiattisce le nostre menti e le nostre coscienze. Guardiamo oltre e svegliamoci, dietro la criminalizzazione c’e’ solo la paura di uno scomodo pensiero.