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No alla Tessera del tifoso

 

L'articolo che segue è stato tratto dal sito internet di Asromaultras.

 

La "AS ROMA CLUB PRIVILEGE" è la tessera del tifoso varata dall'A.S. Roma per la stagione sportiva 2010/2011 in ossequio al Ministro dell'Interno, l'onorevole della Lega Nord Roberto Maroni, noto amante della Captale d'Italia.
Nata con il pretesto della sicurezza pubblica, la carta in questione viene rilasciata solo previo nulla osta della Questura, come il passaporto e il porto d'armi, sulla presunzione che chi va allo stadio è un potenziale soggetto pericoloso e deve essere controllato all'origine.

COSA E': la AS Roma Club Privilege è un volgare bancomat ricaricabile, frutto di un accordo tra la Roma, la VISA e non si sa chi altri. Versate dei soldi e caricate la tessera, che si può utilizzare per acquistare sia l'abbonamento che i biglietti per le partite che, come ogni bancomat, altri beni e servizi. E' strutturata con la tecnologia RFID. Chi faceva collezione di biglietti se li può scordare: la AS Roma Club Privilege distrugge il collezionismo cartaceo per motivi di sicurezza.

COSA E' LA TECNOLOGIA RFID: L'acronimo RFID che verrà utilizzato per la AS Roma Club Privilege sta per Radio Frequenza Identificazione a Distanza.
Le tessere che il Ministero dell'Interno vuole sono dei chip che grazie alla piattaforma telematica della Telecom saranno in grado di TRACCIARE i suoi possessori ovunque.
In ambito industriale e logistico, questa tecnologia è usata per marchiare le mandrie e tracciare le merci durante i viaggi.
Cosa trasmette questo chip? I nostri dati, chi siamo, e tutto quello che il Ministero in realtà voglia metterci dentro.
E' praticamente un sistema antiterrorismo.

IL FONDAMENTO GIURIDICO: L'A.S. Roma, per varare la AS Roma Club Privilege, ha sostenuto che la stessa sia obbligatoria, perché esiste una disposizione di legge che la prevede. In realtà non è così. Non esiste alcuna disposizione di legge che preveda la tessera del tifoso, la cui idea originaria è stata sostanzialmente "scippata" dal Ministero dell'Interno e stravolta nella sua concezione. Nella Circolare del 14 agosto 2009 (NON una disposizione di legge ma una semplice circolare), inviata dal Ministero dell'Interno ai Prefetti e alle Questure e non certo alle società di calcio, visto che una "circolare" - lo dice il nome - è un atto amministrativo ad uso e consumo del Ministero dell'Interno stesso e vincola, internamente, solo lo stesso Ministero. Per chi è più curioso, basta vedere quali sono le fonti del diritto.
In buona sostanza il Ministero dice ai suoi organi periferici (i Prefetti per l'appunto): "Noi vorremmo che le società calcistiche facessero questo. Se non lo fanno, rompetegli le scatole adottando limitazioni a più non posso".
Conseguentemente, non è vero che la Roma non aveva altra scelta se non quella di varare la AS Roma Club Privilege e non è neppure vero che non avrebbe potuto varare la campagna abbonamenti 2010/2011. Avrebbe potuto tranquillamente farlo, perché nessuna norma lo vieta.
E' invece vero che la Roma, per volontà politica e per non volersi mettere in contrasto con il Ministero degli Interni (che ormai ha ampiamente bypassato il Parlamento) ha accettato il diktat.

I PRIVILEGI: il "privilegio" principale della AS Roma Club Privilege è... potersi abbonare!
Prima lo facevate liberamente, adesso dovete chiedere il permesso, attraverso il modulo che vi chiedono di firmare, alla Questura. Se la Questura vi dice di no, la VISA e la Roma entreranno a conoscenza che siete stati, magari venti anni fa e una volta sola, teppisti da stadio. Non si capiscono i motivi del controllo di Questura: chi è diffidato già non può entrare negli stadi e se lo fa viene arrestato e punito con pene superiori a quelle che verrebbero comminate a un Totò Riina qualsiasi che evade dal carcere (Totò Riina che evade: da 6 mesi a 1 anno; il diffidato che prova ad andare allo stadio: da 1 a 3 anni e multa da 10mila a 40mila euro più ulteriore diffida da 2 a 8 anni).
Altro privilegio è quello di avere delle corsie preferenziali di accesso allo stadio.
Beh, sì, prima debbono costruirle e modificare nuovamente la tecnologia, con i soldi del C.O.N.I., altrimenti non se ne fa nulla, e ciò è chiaramente scritto nel modulo che vi chiederanno di firmare.
Del resto, in uno stadio Olimpico semivuoto dove il tempo di attesa per le tribune è di circa 20 secondi per le partite normali e 2 minuti per quelle di cartello (in Tribuna) e poco di più in Curva Sud è davvero un bel vantaggio.
Poi avrete diritto ad accedere al settore ospiti per le trasferte, sempre che l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive non lo chiuda lo stesso. Perché sempre su quel modulo che vi chiedono di firmare c'è anche scritto che questo "privilegio", sarà sempre a piacimento dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.