NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

laboratoridirepressione

SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











Caso Lonzi, il gip archivia il caso, ma non finisce qui

 

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Livorno, Rinaldo Merani, ha archiviato stamani l'inchiesta sulla morte di Marcello Lonzi, detenuto morto nel carcere delle Sughere l'11 luglio 2003. Lo stesso pm Antonio Giaconi aveva chiesto l'archiviazione della posizione dei tre indagati, un compagno di cella di Lonzi accusato di omicidio preterintenzionale, e due agenti della polizia penitenziaria per omessa vigilanza. Ma la madre di Lonzi, Maria Ciuffi, che si è sempre opposta all'assurda ricostruzione della morte del figlio, aveva fatto opposizione. Secondo il gip, Lonzi morì a causa di un malore e ha ritenuto che l'inchiesta sia stata esaustiva nell'escludere responsabilità dolose o colpose. Già nel 2004 lo stesso Merani aveva archiviato una prima inchiesta su questo decesso in carcere.
Fuori del tribunale, durante l'udienza, una quarantina di persone ha manifestato con striscioni contro la decisione della procura livornese di chiudere l'inchiesta senza individuare il responsabile di un presunto pestaggio in cella. Quando Maria Ciuffi, la madre di Lonzi, piangendo, ha annunciato ai presenti l'esito dell'udienza si sono levate grida all'indirizzo del tribunale come ''vergogna'' e ''assassini'.
''Me l'aspettavo - ha amaramente commentato Maria Ciuffi fuori dal tribunale - ma la speranza di una mamma non finisce mai. Con la procura di Livorno ho chiuso. Ringrazio chi mi ha aiutato a combattere in questi sette anni. Purtroppo ho perso, ma non finisce qui. Presenteremo ricorso in Cassazione''.