NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

laboratoridirepressione

SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











Tessera del tifoso, la resistenza dei grifoni

 

Tratto da: ilsecoloXIX.ilsole24ore.com

 

Sala chiamata del porto esaurita giovedì sera per l’incontro promosso
dalla tifoseria organizzata del Genoa e successo superiore alle
previsioni: mai vista una cosa del genere, ha detto l’avvocato
Giovanni Adami di Udine, esperto del mondo ultrà e di difese legali di
tifosi di squadre di calcio.

L’attenzione e la partecipazione di Genova non l’avevo riscontrata in
altre città. In sala oltre 700 tifosi della TO, club, ultras, tifosi
senza riferimenti particolari di organizzazioni del tifo. Gli
organizzatori hanno spiegato di avere promosso l’incontro per spiegare
e fare chiarezza senza esprimere giudizi sui comportamenti e scelte
dei singoli, esprimendo ovviamente dal loro punto di vista critiche e
contrarietà a “un procedimento che rappresenta, al di là delle parole,
una schedatura e un controllo sociale di massa”. Critici gli
interventi di Pippo Spagnolo, che ha detto di essere contrario a una
“schifezza” e ha lanciato l’idea di una petizione popolare in tutta
Italia per fare pesare il pensiero e le idee dei tifosi. L’avvocato
Epifani ha detto no contestando metodo e sostanza delle emissioni
della “Tdt” che, di fatto “scheda anche i bambini” invitando la
società a cercare tutte le forme idonee e legali per non attivare la
tessera.

Società che sono in difficoltà perché l’avvio della TdT è stato deciso
dalla assemblea di Lega che ha ratificato le indicazioni ministeriali
dopo due anni di annunci e rinvii come ha ricordato l’avvocato Adami.
Alessandro Zarbano, Ad del Genoa, ha spiegato che la tessera non avrà
usi bancari quale bancomat o tessere ricaricabili economiche se non
per il mero inserimento dei dati del biglietto. Quindi nessun accordo
con circuiti bancari e provvigioni per la società. Non ci saranno chip
elettronici tali da tracciare lo spostamento dei tifosi e la Tdt
servirà per l’ingresso e l’acquisto degli abbonamenti secondo il
regolamento previsto. Il Genoa, ha aggiunto Zarbano, avrà incontri con
i tifosi e le sue rappresentanze. Sostanzialmente Zarbano ha spiegato
anche i ritardi e la confusione che ha caratterizzato a livello
generale la partenza esecutiva della Tdt. Un giudizio che ha
accompagnato quanto detto dall’avvocato Adami che ha tracciato la
storia della Tdt, la sua sostanziale inesistenza sino a oggi in quanto
sono in circolazione solo tessere pre Tdt quindi non regolari, spesso
collegate a circuiti bancari e che rischiano di essere un elemento
utile per le loro caratteristiche per una sorta di sorveglianza delle
persone.

Adami ha poi contestato chi dice che in altri paesi la violenza è
stata debellata dalla Tdt, citando il caso inglese dove gli arresti
sono stati oltre 3000 nel penultimo campionato contro i poco meno di
200 in Italia. Non solo, secondo Adami poi circa il 45% dei Daspo o
altri provvedimenti inibitori contro i tifosi vengono rivisti o
annullati dalla magistratura anche se “nei confronti dei tifosi non
esistono scarcerazioni facili o clemenza, con sentenze e provvedimenti
di condanna o cautelari come i domiciliari, spesso di lunga durata”.
Il tema della violenza è stato al centro di alcuni altri interventi di
tifosi dei club: la violenza va ripudiata, lo stadio non deve essere
un campo di battaglia.

E la violenza è insita nella società, entra negli stadi e non nasce
dagli stadi per entrare nella società. Mario Tullo deputato del Pd e
Antonio Bruno del Prc, hanno evidenziato (Tullo) come la Tdt non sia
il rimedio cardine contro la violenza, illustrando anche le iniziative
fatte a livello parlamentare con esponenti anche di altri partiti, per
rivedere la forma della Tdt e aprire al dialogo e al confronto con le
tifoserie sul modello di quanto fatto a Genova anni fa. Bruno, tifoso
tiepido come si è autodefinito, ha sottolineato come la politica deve
rimanere fuori dal tifo nel senso dello sfruttamento dei tifosi a fine
politico, ma ha aggiunto che trattandosi quello della Tdt di un tema
di diritti delle persone, la politica non può non interessarsene per
tutelari, cosa che per Bruno la Tdt non fa.