Il decreto legge cosiddetto “sicurezza” è “incostituzionale” per “mancanza delle ragioni di necessaria e straordinaria urgenza per la decretazione governativa”. È l’eccezione sollevata, con richiesta di invio degli atti alla Consulta e una delle prime di questo genere proposte subito dopo l’approvazione dai legali Eugenio Losco e Mauro Straini.
La questione è stata sollevata in un processo per direttissima a carico di due arrestati a Milano per resistenza a pubblico ufficiale. Il nuovo decreto legge prevede infatti nuove aggravanti che aumentano la pena per resistenza nei casi in cui il reato venga commesso contro appartenenti alle forze dell’ordine. La giudice si è riservata e dovrebbe decidere nell’udienza fissata per il 26 maggio.
Inoltre contro il decreto sicurezza la Giunta dell’Unione delle Camere Penali italiane ha deliberato “l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie per i giorni 5, 6 e 7 maggio 2025”. Gli avvocati quindi sciopereranno quei giorni contro il pacchetto di norme ultrarepressive volute dal governo, denuncinado come sia un provvedimento che esprime “politiche securitarie e carcerocentriche inutili e inique, impone sproporzionati aumenti di pena, aggravanti prive di fondamento razionale” andando ad aumentare il sovraffollamento delle carceri. |