Martedì 4 novembre si è concluso il processo di primo grado in merito all’inchiesta che vedeva imputata la Fondazione Stella Maris per i maltrattamenti e gli abusi subiti dagli utenti ospitati nella struttura per persone autistiche a Montalto di Fauglia (PI). 15 le persone coinvolte, tra operatori e figure apicali della Fondazione.
Il Tribunale di Pisa – presieduto dalla giudice monocratica Susanna Messina – ha condannato 10 tra operatori e operatrici, ma assolto i vertici della Fondazione.
Un esito che ha lasciato l’amaro in bocca, soprattutto alle famiglie delle persone che hanno subito abusi e maltrattamenti, e che arriva dopo un lunghissimo proccesso iniziato a seguito della denuncia dei genitori di un assistito e alla conseguente introduzione di telecamere, da parte delle forze dell’ordine, all’interno della struttura. Riprese che alzeranno poi il velo sugli abusi e i maltrattamenti a lungo sospettati da alcuni famigliari, facendo emergere pratiche contenitive inaccettabili, come il tappeto contenitivo, e dando il via all’inchiesta.
In occasione dell’udienza, il Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud ha organizzato il 22esimo presidio solidale davanti al Tribunale di Pisa, in sostegno e solidarietà alle famiglie delle vittime dei maltrattamenti”.
Per il collettivo l’obiettivo è offrire una supporto solidale a chi ha attraversato questa vicenda dolorosa, ma anche mantenere alta l’attenzione sia sui meccanismi e le dinamiche che regolano queste REMS (residenze per le misure di sicurezza) – vere e proprie “istituzioni totali“, al pari di carceri e Cpr, finanziate da fondi pubblici – sia sul fenomeno della “psichiatrizzazione sociale, che avanza un po’ ovunque nel silenzio generale”. |