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L'ENNESIMA PAGLIACCIATA DELLO STATO ITALIANO: LA TESSERA DEL TIFOSO (quarta puntata)

 

Tratto da www.lanazione.it

 

La Spezia, 27 settembre 2010 - Nell’era della tessera del tifoso, dove la sicurezza negli stadi dovrebbe essere sempre più garantita, ci mancava solo il ‘mescolone’ dei tifosi nello stesso settore. E’ quanto accaduto ieri pomeriggio nei distinti del ‘Picco’, in occasione della partita Spezia-Como poi terminata 1-1. Nella curva ferrovia, quella riservata agli ospiti, c’erano dieci tifosi, quelli che hanno fatto la tessera e sono tutt’altro che facinorosi. Gli ultras del Como invece, che la tessera non l’hanno fatta come quasi tutte le tifoserie più calde, hanno comprato il biglietto per la gradinata e si sono trovati fianco a fianco con gli spezzini.
Ma come è possibile tutto questo? E’ possibile, perché l’Osservatorio del Viminale non ha ritenuto Spezia-Como una partita a rischio, nonostante i precedenti. Pertanto non ci sono state limitazione e chiunque poteva acquistare i biglietti in prevendita, anche chi risiede a Como. La legge dice che chi non ha la tessera del tifoso non può andare nella curva riservata agli ospiti. Bene, gli ultras del Como hanno aggirato l’ostacolo presentandosi in gradinata. Del resto nessuno poteva impedirglielo, perché loro il biglietto ce l’avevano. E meno male che erano solo 60 invece dei 100 annunciati. Sono arrivati in treno, dopo aver lasciato le auto a Genova. Una ‘strategia’ già adottata anche i tifosi dell’Alessandria.
Ci sono stati attimi di tensione quando il gruppo è stato scortato dalla polizia nella parte estrema della gradinata, vicino alla curva degli ospiti. E’ stato subito disposto un cordone di steward, perché la solita legge che dovrebbe aver migliorato la sicurezza negli stadi non prevede neppure che i poliziotti stiano sugli spalti. Ma prima ancora dell’inizio della partita sono iniziati i cori e i lanci di oggetti. Accanto ai tifosi del Como c’erano anche famiglie con dei bambini, pertanto la situazione stava iniziando a diventare preoccupante e difficile da gestire.
Meno male che alla partita dello Spezia non manca mai il questore Gaetano D’Amato, il quale sentitosi col dirigente del servizio Giovanni Pedone, ha consigliato di mettere anche un cordone di poliziotti assieme agli steward per evitare qualsiasi problema. E in questo modo la convivenza forzata è proseguita senza scontri. Ma quante altre volte dovremo assistere a scene del genere?

 

Massimo Benedetti