NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

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1913-2013: STORIA, ORGOGLIO, PASSIONE. . . CENT’ANNI DI TRADIZIONE! (15^ PUNTATA)

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°27

 

2000-2005: La finale play off persa con il Chieti, la promozione in C1, il sogno della B e la crisi societaria.

 

La grande delusione per la sconfitta di Rimini e la fine del sogno promozione trovano ben poco spazio negli addetti ai lavori. Romano Malavolta jr è pronto a ripartire per centrare l’obiettivo C1. In estate la novità: al posto di mister Pruzzo arriva sulla panchina biancorossa mister Lombardo che l’anno prima allenava il Catanzaro. Il Teramo parte male e dopo qualche giornata si arriva all’esonero di Lombardo, in panchina torna Ettore Donati. Da lì in poi, tra alti e bassi, il Diavolo disputa un campionato di buono livello e grazie a prestigiose vittorie fuori casa raggiunge nuovamente la zona play off.
Primo avversario il Rimini, che viene superato in semifinale dopo i due scontri diretti. L’ultimo ostacolo prima di festeggiare la promozione si chiama Chieti. Il derby non è la partita ideale in questi casi ed infatti la strada per la C1 è quanto mai difficile. Nonostante il Comunale fosse un catino infernale il Teramo non va oltre l’uno a uno ed è costretto ad abbandonare il sogno promozione a Chieti perdendo per 1 a 0. I neroverdi festeggiano, per gli undici di Donati ancora una cocente delusione. L’anno successivo, la stagione 2002-2003 è di nuovo corsa alla C1. La squadra rimane quasi la stessa, il mister no. Viene ingaggiato Luciano Zecchini che avrà il difficile compito di raggiungere l’ormai quasi insperato obiettivo. I biancorossi questa volta però non falliscono. Il Diavolo inizia una marcia strepitosa e senza intoppi. Numerosi risultati utili consecutivi portano l’undici di Zecchini primi in classifica e la promozione arriva addirittura con due giornate di anticipo. Ad Imola il Teramo, domenica 21 aprile 2002, è promosso matematicamente in serie C1, adesso si può fare festa davvero. La città aspetta i suoi eroi al Comunale, momenti di entusiasmo allo stato puro per un obiettivo sognato da tempo.
Dopo la promozione, il Teramo è pronto ad affrontare la stagione successiva. La punta Myrtaj lascia la squadra e saranno i due nuovi acquisti Pepe e Motta a non far rimpiangere il bomber albanese. Oltre al settore offensivo la squadra è trasformata ma mister Zecchini è pronto a fare un bel lavoro. I biancorossi infatti mettono piede nella nuova categoria senza timori referenziali, anzi, sono molte le soddisfazioni che riescono a togliersi balzando quasi subito nei posti che contano in classifica. Il Teramo raggiunge i play-off anche quest’anno e l’avversario da battere in semifinale si chiama Martina. Il primo dei due scontri è quello di Teramo dove in una cornice spettacolare di pubblico e con un’incredibile coreografia della est (la riproduzione della Teramo medievale), il Teramo vince per 1 a 0. In città si sogna la serie B. Anche la dirigenza si sbilancia prima della trasferta pugliese. A Martina però le cose non vanno come devono andare e il diavolo perde per un gol a zero. Sono i pugliesi che andranno ad affrontare in finale il Pescara, vittorioso nell’altra gara contro la Sambenedettese.
Le cose non sono andate per il verso giusto ma nonostante ciò la presidenza rimane la stessa. Si ricomincia di nuovo anche nella stagione 2003/2004. Il mercato è quello che fa ben sperare ma questa volta il Diavolo non ingrana la marcia e nel corso del campionato rimane sempre imbrigliato nelle zone basse. Alla fine però la salvezza è raggiunta senza patemi d’animo. Stagione 2004/05. Qualcosa comincia a scricchiolare in società. Si parla di inadempienze societarie e impossibilità di iscriversi al campionato. I risultati inoltre non arrivano e questo campionato si ricorderà non tanto per i meriti o demeriti sportivi quanto per il veloce e quanto mai bizzarro passaggio flash di proprietà della squadra. Alle ore 11.32 di sabato 16 aprile 2005 l’ansa batte una notizia destinata a far rumore: l’imprenditore napoletano Carlo Polverino è il nuovo proprietario del Teramo Calcio. Venerdì 22 aprile Polverino se ne và. L’ormai ex presidente napoletano afferma infatti che l’operazione non è potuta andare a termine a causa degli impegni troppo gravosi assunti dalla precedente gestione.
A questo punto il sempre più contestato Romano Malavolta jr. si riappropria della società, guardando avanti con tanti punti oscuri.