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E ora vedremo se le società tengono ai tifosi

 

Tratto da boysparma1977.it

 

Circa una settimana fa, dopo la firma di un “protocollo” sulla Tessera del Tifoso in Viminale da parte del ministro dell'Interno Roberto Maroni, del Vice presidente del Coni, Luca Pancalli, del presidente della Figc, Giancarlo Abete, dai presidente della Lega di Serie A, B e Lega Pro, rispettivamente Maurizio Beretta, Andrea Abodi e Mario Macalli, ovviamente su tutti gli organi di stampa sono incominciati ad uscire articoli su articoli, alla notizia è stato dato molto risalto. E nel frattempo di “calcio-scommesse” non se ne parla già più, aggiungiamo noi.
Quello che ci aspettavamo, cioè novità sulla Tessera, non si è fatto attendere, anzi, è arrivato quell’ulteriore giro di vite per i tifosi che, ironicamente, chiedevamo a gran voce dopo lo scandalo delle scommesse nel calcio.
A seguito di questo incontro, più che illustrare le novità che arriveranno nella prossima stagione, tutti i firmatari hanno cercato di tirare l’acqua al proprio mulino, Maroni sbandierando un successo della Tessera che ha visto solo lui, un aumento di spettatori che non abbiam visto in nessuno stadio, i “signori” del pallone tornando alla carica per chiedere stadi nuovi sui quali speculare, stadi nuovi pagati con le nostre tasse di cittadini: tornando alla carica per la Legge sugli stadi, appunto.
Noi, leggendo bene abbiam dato poco spazio a queste dichiarazioni, noi e altri centinaia di migliaia di tifosi allo stadio ci andiamo, subiamo divieti e restrizioni, vediamo gli spalti, i settori ospiti, com’è stato ridotto il tifo: speriamo che nessuno creda più alle sparate di Bobo.
Non ci siamo nemmeno limitati a leggere i titoli di questi articoli, cosa che han fatto molte persone, titoli che sembravano ripresi pari pari dall’anno scorso quando la Tessera è stata lanciata: “Tessera obbligatoria”, “Allo stadio solo con la Tessera”, ma soprattutto “Trasferte solo per i tesserati”. Quest’ultima frase è quella che ha colpito di più, forse l’anno scorso si parlava di “Settori Ospiti dedicati ai possessori della Tessera del Tifoso”, cosa poi smentita dai fatti durante l’ultima stagione, dove, nel finale, nei Settori Ospiti ci andava chi non aveva la Tessera.
Il protocollo, come ci è stato venduto, riprende diverse “regole” già in vigore in questa stagione, tipo l’obbligatorietà di avere la Tessera per potersi abbonare. La prima novità, invece, è che l’obbligatorietà è estesa anche ai “pacchetti di gare”, dunque, per fare un esempio, non ci saranno più iniziative come “Al Tardini vale doppio”. Misura indispensabile per combattere la violenza, non capiamo come possano esserci arrivati solamente adesso….
Tralasciando novità marginali che chissà se mai verranno attuate (i tesserati stanno ancora aspettando le corsie preferenziali), la novità principale riguarda le trasferte. Infatti leggiamo che: “I biglietti per i posti destinati ai tifosi della squadra ospite non potranno essere venduti ai residenti nella Regione che origina la trasferta, fatta eccezione per quelli in possesso della tessera del tifoso.” In pratica, messa giù così, sembrerebbe però non cambiar niente da quest’anno: “i biglietti per i posti destinati ai tifosi della squadra ospite”, cioè il Settore Ospiti, potranno essere venduti solo “ai possessori della Tessera del Tifoso”. E allora, dove sta la novità? Leggendo più articoli, in realtà, noi abbiamo interpretato che di partenza tutte le trasferte del campionato saranno vietate per i non tesserati della regione della squadra ospite (giusto per non imporla), il Settore Ospiti tornerà ad essere dedicato a chi ha la Tessera, con questa deroga: “Le società ospitanti, in presenza di particolari esigenze e qualora siano in grado di riservare posti dello stadio a tifosi della squadra ospite non fidelizzati, potranno indirizzare specifiche richieste all'Osservatorio.”.
Come detto esplicitamente da Maroni, dunque, la palla passa alle Società, che con le loro scelte comunque, dimostreranno quanto gli interessa avere del tifo allo stadio, dimostreranno se stanno dalla parte dei tifosi o se gli unici interessi, come temiamo, siano solamente stadi nuovi e diritti televisivi.
Quasi tutte le Società quest’anno hanno già predisposto settori dedicati ai non tesserati, ed anche a Parma questo potrebbe essere possibile con un settore “cuscinetto” (quello a fianco lo spicchio ancora sotto sequestro), o la stessa Curva Sud utilizzata quest’anno. Staremo a vedere come si muoveranno le varie Società.
Il primo a farsi sentire su queste novità è stato il presidente del Napoli De Laurentis, denunciando che la Tessera gli ha fatto perdere un sacco di abbonati nonostante gli ottimi risultati del Napoli, e dichiarando provocatoriamente di non voler fare campagna abbonamenti ma vendere solo singoli biglietti per le partite.
E il Parma? Fin’ora abbiamo sentito solamente inviti a ritirare le Tessere sottoscritte e dimenticate in Società, in vista della campagna abbonamenti in dirittura d’arrivo.
E i Boys? Noi ne discuteremo tra di noi, in sede, in riunione, riunione che, lo ricordiamo per l’ennesima volta, è aperta a tutti quelli che vogliono partecipare. La cosa certa è che una volta intrapresa una strada, una volta sposata un’idea questa va portata avanti. Il “gioco” si fa sempre più duro, com’era logico aspettarsi, ma fare la Tessera non servirà a semplificarvi la vita.
Noi, visto che non le avete utilizzate, invitiamo a non ritirare le Tessere: lasciatele in Società. Invitiamo, prendendo spunto dalla provocazione di De Laurentis, il Parma a non fare la campagna abbonamenti, ma rendere agevole e veloce l’acquisto dei biglietti senza discriminazioni, e infine i tifosi a non abbonarsi.
Come sempre ognuno è liberissimo di fare quello che vuole, quest’anno le nostre ragioni sulla Tessera le abbiamo dimostrate coi fatti e con la presenza, ma è inutile nascondere che le scelte di chi ci è sempre stato vicino in tutte le nostre cose incidono ed influiscono sulla vita del Gruppo.
C’è chi lo scorso anno ci ha girato le spalle, ma se ci riconsegna Tessera e vuole dare una mano….la porta è aperta. C’è chi è pronto a farlo quest’anno. Come scritto prima, ognuno è libero di fare quello che vuole, ma in ballo c’è anche la sopravvivenza degli Ultras a Parma, e del tifo, e contribuire alla sua morte è una scelta che non si può prendere con leggerezza.

 

BOYS PARMA 1977