NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











SI, VIAGGIARE!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°57

 

Ultima fatica dell’anno, una stagione che comunque vada, ricorderemo a lungo, nel nostro insano e delirante peregrinare, ovviamente in “direzione ostinata e contraria”, come direbbe il buon vecchio Faber! E non e’ certo un ultimo sforzo leggero quello che ci attende in questo uggioso giovedi pomeriggio. Andiamo a Salerno. Dopo aver subito passivamente, ma non senza il solito corollario di bestemmie e maledizioni, che speriamo vivamente siano giunte a destinazione, le bizze isteriche di tal signor Lotito, capace di spostare partite a propria discrezione, manco fossero, i tifosi che hanno la sventura di seguirle, le carte di un mazzo con il quale giocare a suo piacimento, il solito manipolo si mette in viaggio. Quando arriviamo a destinazione, ad accoglierci, il bel panorama notturno del golfo con, sullo sfondo, le torri accese dell’Arechi a farci da faro. Ma non c’e’ tempo per i romanticismi e, arrivati sotto al settore, ci rendiamo subito conto che quella che tira e’ aria pesante. Stadio semideserto sia dentro che fuori e agenti fin troppo disponibili a farci il biglietto ci mettono in preallarme. Il tempo pero’ passa, il biglietto rimane la solita, costante chimera e noi capiamo dai movimenti sempre piu’ frenetici degli sbirri che qualcosa, da qualche altra parte, sta succedendo. Appureremo piu’ tardi che gli Ultras Salernitani stanno inscenando una dura protesta di fronte la locale questura per le recenti diffide. Noi, intanto, proviamo a farci sentire, fino a quando, dopo l’inizio del secondo tempo, ci viene “consigliato”, di rimetterci in cammino, pena l’eventuale identificazione con tutte le possibili “conseguenze”. Sinceramente, a questo punto della stagione, non ce la sentiamo di beccarci interdizioni gratuite e, dopo esserci guardati negli occhi, seppur a malincuore, decidiamo di ripartire. Non la reputiamo una sconfitta, ma un nuovo punto di partenza, con annessa riflessione. I campi del sud presentano molte piu’ problematiche di questo tipo ed un altr’anno avremo probabilmente il modo di appurarlo. Rimane l’orgoglio di aver spartito un anno di gruppo, con gente tosta e convinta, che ha portato avanti una scelta dura con tanto coraggio, aldila’ di quello che questa “coda”, come durante il campionato, il destino ci ha riservato. A denti stretti, lo ribadiamo:CONTRO TESSERA E ART. 9!