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”LA TDT PORTA SPETTATORI NEI SETTORI OSPITI”. LE MILLE BUGIE DI UN ESPERIMENTO FALLITO

 

FONTE:Amaranto Magazine

 

Siamo andati a rileggere la pagina dedicata alla famigerata tessera del tifoso sul sito della Lega Pro. E ci abbiamo trovato una lunga serie di frasi incoerenti e smentite dai fatti. Dai vantaggi esclusivi allo strumento innovativo, dall’accesso alle priority line alla sana cultura sportiva: le argomentazioni campate in aria sono molteplici. E quest’anno chissà cosa succederà.
Con l’inizio della nuova stagione che si avvicina inesorabilmente, non può non tornare d’attualità anche il discorso relativo alla Tessera del tifoso. In attesa di conoscere le nuove disposizioni in materia e se esisterà ancora l’alternativa Supporters card, andiamo un po’ a leggere, nel sito della Lega Pro, cosa ci dicono sulla tanto discussa tessera: per prima cosa, viene subito sottolineato come che si tratti di uno “strumento innovativo”, che permette di “usufruire di molteplici servizi e di offerte uniche ed esclusive”. Per quanti si staranno chiedendo di cosa si parli, o più probabilmente che tipo di stupefacenti assuma chi ha scritto questo “promemoria”, non temete: tutte le sue mirabolanti caratteristiche sono elencate in più punti che vi faranno strabuzzare gli occhi!
La tessera è, innanzitutto, “una dichiarazione di fedeltà alla propria squadra del cuore”: come non dargli torto. E’ risaputo che chi non la sottoscrive è più propenso a passare una domenica al Comunale e una al Curi… infedeli! Ma il meglio deve ancora venire. Qualche riga più sotto, si dice che la tessera dà accesso alle priority line dello stadio: peccato che con gli ultimi provvedimenti, compreso questo della Tdt, gli stadi li stiate svuotando. Che me ne faccio della priorità, se allo stadio ci andiamo in quattro gatti? Poi, ti fanno anche credere che uno dei vantaggi sia quello di “possedere una carta prepagata con una serie infinita di servizi”. In effetti, andare a fare la ricarica del telefono con lo stemma dell’Arezzo in bella mostra, bè, è tutta un’altra cosa…
Ma non è finita qui! La Tessera del tifoso, signori miei, “diffonde una maggiore consapevolezza di una sana cultura sportiva tra i supporter della stessa squadra e soprattutto con i tifosi delle altre società di Lega”. Non chiedetemi come faccia un pezzo di plastica a diffondere cultura sportiva… boh, che sia un altro servizio acquistabile con la suddetta? Già mi immagino i tifosi di due squadre diverse, magari rivali, che, muniti di tessera, disquisiscono garbatamente sulla filosofia che governa il giuoco del pallone, mentre tifosi della stessa squadra che ne sono sprovvisti si scazzottano in stile saloon western pronunciando il nome di Baggio invano. Cose dell’altro mondo.
Ogni tanto, c’è da dire che questi abili strateghi ci infilano anche il vero nocciolo della questione, come quando, finalmente, ti dicono che “con la sottoscrizione e le ricariche la Lega percepirà dei compensi” o quando sottolineano che serve per “avere la garanzia di poter seguire sempre la tua squadra del cuore”, un eufemismo che sta per “senza, col ca…volo che ti facciamo entrare!”. Il problema è che il resto dei punti elencati sono il nulla più assoluto, infarciti di belle espressioni come “vantaggi immediati”, “offerte uniche”, “bisogno di appartenenza” e così via. Di questi vantaggi presunti, cosa ci sia di concreto non si sa.
Ma se pensavate di aver già letto abbastanza, vi sbagliate. La perla l’ho lasciata alla fine: rullo di tamburi, perché un importante vantaggio che la Tessera comporta è…“più spettatori, soprattutto nei settori ospiti”. Lascio a voi ogni altro tipo di considerazione. Certo che non fa una piega, vero?