NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











SI VIAGGIARE!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°60

 

Finalmente si riparte, verrebbe da dire, cosi in questo “mercoledi atipico”, ci ritroviamo per il recupero della prima di campionato ad Ancona. Nonostante il giorno feriale, grazie all’orario della partita alle 20.30 e alla relativa vicinanza di questa trasferta, ci dovrebbero essere tutti i presupposti per garantire un minimo di tranquillita’ nell’organizzazione della stessa, ma se c’e’ una costante verita’, che abbiamo imparato nel tempo, senza tra l’altro mai perdere occasione di essere smentiti, e’ che, quando si ha a che fare con una “carovana” come la nostra, anche l’ovvio puo’ trasformarsi nell’impossibile. Cosi, accumulato un tremendo ritardo ci mettiamo finalmente in viaggio lungo il breve nastro di A14 che ci separa dal capoluogo Dorico, fino a che’ anche gli Dei (eh si, siamo pagani!), che da sempre accompagnano il nostro girovagare, decidono che e’ giunta l’ora di manifestarsi e metterci, come da tradizione, il consueto bastone tra le ruote. Durante il viaggio apprendiamo infatti di un’avvenuta rapina lungo l’autostrada, con conseguenti km di coda, che ci obbligheranno ad uscire prima di arrivare a destinazione. In verita’, il dispiegamento di forze dell’ordine richiamate dall’evento e che incontriamo lungo la strada, ci illudono di una presenza meno massiccia al “Conero”, indaffarati come sono i blu a giocare al piu’ classico dei “guardie e ladri”, con la inconfessata fantasia di poter avere qualche “chance” in piu’ per entrare. I nostri piani svaniscono come d’incanto appena giunti a destinazione, quando ci ritroviamo di fronte un intero esercito a presidio di un piazzale mestamente illuminato dalla triste intermittenza dei loro lampeggianti. Naturalmente, le residue speranze di entrare s’infrangono sulle parole del dirigente di turno che ci spieghera’ cortesemente che la rete di cinta esterna dell’impianto costituira’ la nostra “visuale migliore” dell’incontro che si disputa all’interno, vista la nostra invidiabile posizione di non-possessori della “magica card”. Beh, niente di nuovo... “un altro anno e’ iniziato!”... ci diremo prima di ricominciare da dove si era finito, con cori, abbracci e risate a denti stretti, con l’orgoglio dei nostri Valori e la voglia di combattere ancora, SENZA TESSERA!

 

ANCONA-TERAMO 2015/16

 

Neanche il tempo per rifiatare per noi ed e’ gia’ tempo di rimettersi in viaggio per una nuova trasferta, stavolta piu’ lunga rispetto a quella di quattro giorni prima, in quel di Pontedera contro il Tuttocuoio. Alla partenza si contano diverse defezioni da parte nostra, che fanno il paio con lo scarso “appeal” per questa partita manifestato dal resto della piazza (che ricordiamo, voleva la B!) con una prevendita a dir poco scarsa. Chiaramente non possiamo esser contenti della situazione e, comunque, i pochi “partenti” ci mettono l’anima e il cuore e cominciano la marcia di avvicinamento verso l’ennesima “destinazione”. Arrivati nella cittadina toscana, memori della passata stagione, guadagniamo facilmente lo stadio locale e ci dirigiamo al botteghino con scarse pretese ma anche con la precisa volonta’, da parte di qualcuno, di incontrare di nuovo l’ormai celebre signorina della biglietteria, che tanta voglia di “mmasciatella” aveva scatenato in noi l’anno prima. Resteremo doppiamente delusi dall’immancabile conferma di non avere i “requisiti” per poter accedere all’interno dell’impianto che, pero’, ci verra’ data non dall’avvenente signorina di cui sopra, della quale non potremmo far altro che constatare amaramente l’assenza ingiustificata, ma da un’attempata signora che, oltre a far calare vertiginosamente la nostra libido, ci ricordera’ immancabilmente con il suo sarcasmo che: “No ragazzi, ci dispiace, ma senza tessera proprio non si puo’ entrare!”. Non ci perderemo d’animo ed iniziera’ il nostro peregrinare lungo il perimetro dello stadio e che portera’ i suoi frutti quando riusciremo a raggiungere la sommita’ del muretto di cinta da cui finalmente poter assistere a qualcosa che per noi in trasferta rimane quasi sempre una chimera: la partita di pallone. Finalmente, miracolo, il prato verde e’ li davanti a noi, vediamo i giocatori zampettare, mentre qualcun altro ci vede in diretta streaming e non puo’ fare a meno di chiamarci al telefono, tanto e’ lo stupore! E in effetti si, c’e’ da stupirsi, di questi tempi, manco fossimo alieni, appollaiati in bilico su un cornicione, fino a quando qualcuno non si stupisce davvero della nostra presenza. Siamo talmente presi dall’inconsueta occasione offertaci che apriamo persino la pezza e ci mettiamo a cantare, felici come bambini a cui hanno restituito il giocattolo di Natale, che quando arriva la pattuglia di Carabinieri per farci scendere, facciamo fatica persino a starli a sentire. Poi il buonsenso prevale e, per ovvi motivi, accondiscendiamo alle richieste dei militi che ripartono lasciandoci nella solita situazione da “Toto’ e Peppino divisi a Berlino”. Ma quest’oggi qualcuno lassu’ ha deciso che non e’ cosi che deve andare a finire. Risaliamo sul mezzo e all’inizio ci dirigiamo verso il settore ospiti ma poi, guidati piu’ dal nostro istinto che da una vera ragione, facciamo dietrofront proprio prima di “consegnarci” alla sbirraglia che rimarra’ invano in nostra attesa. Il tempo di prendere due birre in un bar in zona e troveremo un portico di un palazzo in posizione strategica che ci permettera’ di seguire gli eventi del campo fino alla fine, rimanendo noi stessi, liberi di tifare a modo nostro, di essere noi stessi senza nulla elemosinare. Il viaggo di ritorno, tra improponibili strade sbagliate e fragorose risate, sara’ la degna conclusione di una giornata speciale.

 

TUTTOCUOIO-TERAMO a Pontedera 2015/16