NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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SI VIAGGIARE!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°62

 

MACERATESE - TERAMO 2015/16

 

E’ domenica e si parte per Macerata. Sembra di essere tornati indietro di una quindicina d’anni, quando nella memoria dei piu’ “datati”, riemergono i ricordi di “barbariche invasioni”, quando le cronache locali del giorno dopo raccontavano di “orde” e di “Unni”, in azione nella “solita” domenica del pallone. Quasi ci scappa un sorriso al solo pensiero che quei giorni possano di nuovo manifestarsi davanti a noi, anche solo per un attimo, ma poi, tenendo conto che si gioca di domenica alle tre solo per pura combinazione (o per gentile concessione del “palinsesto streaming” della lega pro, fate voi), fermo restando che non siamo piu’ a fine anni novanta, ma nel bel mezzo del nuovo millennio, che nel frattempo si sono succedute innumerevoli leggi speciali con l’unico intento di desertificare gli stadi e che, dulcis in fondo, oggi, nel 2015 appunto, per potersi recare in trasferta con la certezza di giungere a destinazione ed assistere ad una partita di calcio, e’ necessario essere in possesso dell’ultima diavoleria in tema di repressione da stadio, la “magica scheda”, partorita dalle menti malate che muovono i fili della stessa e della quale noi siamo, ovviamente, sprovvisti, e’ facile capire come la voglia di serrare i denti abbia il sopravvento sul timido tentativo di cui sopra, che era vagamente comparso sulle nostre labbra. Ma tant’e’, direte voi e chi vuole Dio se lo prega! Cosi, nel marasma di pensieri che si e’ ormai impossesato di quel che resta del nostro cervello, rimane almeno la consolazione, se cosi si puo’ dire, di constatare che il numero dei partenti e’, considerando comunque i tempi, piu’ che dignitoso. Arriveremo nella citta’ marchigiana dopo un’andata oltremodo tranquilla, anche troppo, oseremmo dire, per i nostri standard e ci metteremo a cantare fin da subito con una buona intensita’ e con la giusta convinzione, guardati a vista dal solito, zelante esercito di puffi. Che qualche strascico della serata precedente c’e’ ancora viene evidenziato dalla “guantiera” di birre resa al mittente perche’ troppo calde, a detta di qualcuno (che di solito berrebbe anche sciacquatura di piatti bollente) e confermato, di li a poco, con l’arrivo dell’ultima macchina di desperados, lavoranti dell’ultima ora, veri e propri stakanovisti del ritardo sistematico, annunciati, sempre da quel qualcuno, come veri e propri “re magi” della giornata, coloro che avrebbero dovuto portare i “doni” sperati e che, invece, si presenteranno puntualmente a mani vuote, con grande delusione e buona pace di tutti i presenti! Termineremo la nostra performance in un crescendo di deliri di onnipotenza, che ci faranno addirittura assistere inermi alla magra figura del dirigente di turno, con tanto di pashmina al collo, preso a male parole ed evaporato come neve al sole, non senza aver cercato, nel frattempo, di stuzzicare gli “autoctoni” con qualche coro ed un bel corteo prima di riprendere le macchine. A completare il tutto un viaggio di ritorno passato ad inseguire “fantasmi” sulla A14. Tutto sommato una bella giornata, l’ennesima, che varra’ la pena di ricordare, una giornata da ULTRAS!