NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











SI VIAGGIARE!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°63

 


 

 

E’ di nuovo mercoledi, giorno che, nel nostro immaginario, ha sempre significato lavoro (per chi ce l’ha) o, al massimo, qualche sporadica partita di coppa, buttata li per i pochi eletti (o temerari, fate voi) che riuscivano ad esserci sempre e comunque. E invece, in questo assurdo inizio di campionato, dove per colpe sicuramente non nostre, ci siamo sciroppati una partita ogni tre giorni, anche oggi arriva l’ora della partenza. E’ tempo di migrare, infatti, come avrebbe detto qualcuno originario della zona costiera (ma al quale, guarda un po’, piacevano tanto le pecorelle), si va in trasferta a Santarcangelo, cosi dato fondo a tutte le ore di permesso e le ferie (per chi, ripetiamo, ancora ce le ha), seppur in numero risicato, siamo gia’ in viaggio per la Romagna. Che la terra dove siamo diretti non sia particolarmente benevola nei nostri confronti, tra vivaci confronti e vicissitudini varie con gli indigeni e le cariche immancabili del reparto mobile di turno, rappresenta un buon viatico per partire comunque abbastanza “concentrati”, ma i buoni propositi con tanto di ricordi di antiche gesta annessi, si vanno a far benedire nel giro di un padre nostro, tra schiamazzi, stronzate ed improponibili passamontagna old style della sempre fornita boutique di Travazzano. Il viaggio scorre via tranquillamente, anche se il rabbuiarsi del cielo con nuvole che si fanno sempre piu’ pesanti man mano che ci avviciniamo alla meta, ci rassegna all’idea di sorbirci l’ennesima colossale ‘mbussa della nostra misera vita da randagi del Diavolo.Arriviamo a ridosso del fischio d’inizio e sara’ forse questo l’unico momento “sobrio” della giornata. E’ sempre cosi quando si gira in territorio ostile e chi mastica di curva puo’ facilmente comprendere quello di cui stiamo parlando: silenzio intorno, gli sguardi vanno piu’ lontano, gli occhi in cerca di un segnale, un accenno e ci si ferma, tutti giu’ dal mezzo, adrenalina pura! Non andra’ cosi quest’oggi, non vedremo altro che la luce bluastra dei fari dell’impianto di casa svettare da lontano, nel grigiore di una nebbia fitta e ad accoglierci ci saranno solo le onnipresenti camionette dei puffi schierate a festa. Pazienza, sara’ per un’altra volta e si dice che il tempo, in questi casi, sia sempre gentiluomo. Scesi dalle macchine ci dirigeremo, senza neanche provare a fare il biglietto, verso una tribunetta posta sul limitare del campo, una sorta di settore “non tesserato” insomma, dal quale assisteremo (increduli) alla partita, ben visibile oltre la recinzione esterna, facendoci sentire a piu’ riprese, tanto che i giocatori, a fine match, vorranno tributarci il loro saluto dal campo, quasi a voler rimarcare l’eccezionalita’ dell’evento, paragonabile, per la frequenza con cui ci ha abituato a manifestarsi, vista la nostra poco invidiabile posizione di reietti del calcio moderno, al passaggio della cometa di Halley! Il viaggio di ritorno ci vedra’ fare una piccola sosta a meta’ strada, per tributare la giusta vicinanza ad un amico in difficolta’ e, ripariti, rientreremo senza ulteriori problemi a Teramo.

 

SANTARCANGELO-TERAMO 2015/16

 

Ancora 48 ore e’ il film con Eddie Murphy che spopolava agli inizi degli anni novanta, quando i brufoli avevano ancora pieno possesso dei nostri volti e di cui oggi potremmo benissimo fare il sequel, una sorta di 48 ore bis, che fa 96, guarda caso le ore che intercorrono tra l’ultima trasferta affrontata e quest’oggi, domenica. Ci aspetta, tra l’altro, non propriamente una scampagnata fuori porta, visto che la nostra “amata” e’ di scena a Carrara. Il tutto potrebbe sembrare, agli occhi di un profano, massacrante, da qualsiasi punto di vista si guardi la questione, ma per gente malata come noi, fare mille o duemila km in meno di una settimana non ha nessuna importanza, cio’ che importa e’ esserci, essere noi stessi, sempre, a qualunque costo. Detto cio’, il buonsenso e l’esperienza dovrebbero imporci di partire di buonora e in effetti, il ritrovo della carovana e’ fissato ad un orario piu’ che decente. Saranno i soliti tentennamenti ed i problemi organizzativi che ci portiamo dietro da una vita, a farci partire con l’ennesimo ritardo accumulato che, sommato al fatto che nei dintorni di Pisa sbaglieremo anche strada, ci fara’ arrivare sotto il settore ospiti solo a fine primo tempo. Se condiamo il tutto con la mancata partenza di quattro nostri ragazzi, per i sopracitati problemi, non possiamo che masticare amaro, consapevoli oltretutto, che se fossero riusciti a partire tutti avremmo raddoppiato il numero dei non tesserati presenti l’anno scorso nella citta’ dei marmi, il che, considerando i tempi che viviamo, sarebbe stato oro colato per il nostro movimento. Non ci piangiamo addosso, ci auguriamo solo di non dover piu’ constatare di aver sbagliato, perche’ se e’ vero che sbagliando s’impara, bisogna anche imparare dagli errori fatti una volta per tutte e crescere insieme. Il viaggio, manco a dirlo, sara’ un delirio, l’ennesimo, tra grugniti, “pepe’ e popo’”, atavici messaggi, premonitori di primordiali bisogni da parte di qualcuno e mai sopite ansie per qualcun’altro. Faremo comunque, strano a dirsi e quanto mai a credersi, il nostro dovere e guadagneremo infine le luci della nostra Interamnia soltanto a nottata inoltrata.

 

CARRARESE-TERAMO 2015/16