NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











NEL BUIO PIU’ PROFONDO... LA NOSTRA LUCE BRILLERA’ SULLO SFONDO!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°67

 

 

La societa’ che ci circonda, questo mondo che corre sempre piu’ veloce, dove il personalismo becero non tiene conto della sostanza delle cose ma dell’apparenza, dove la riflessione che ognuno dovrebbe fare con se stesso non e’ piu’ legata al proprio essere, ma piuttosto viziata da quello che la societa’ stessa ci propone. Gia’, l’ESSERE! Quanti possono dire di essere realmente se stessi, quanti possono dire che in quello che fanno e che dicono, non ci sia sempre un tornaconto per apparire migliori di quello che si e’? Tanti, troppi, vivono la propria esistenza con la paura del giudizio altrui, come se esistesse un parametro per decidere cos’e’ giusto e cos’e’ sbagliato, pochi interrogano la propria coscienza, pochi hanno veramente capito che stare bene con gli altri significa prima di tutto stare bene con se stessi, interrogare il proprio IO ancor prima di interrogare il mondo fuori. Tranquilli, non abbiamo nessuna intenzione di trascendere il nostro argomentare Ultras in un trattato psicologico, tutto questo ragionamento giunge sui gradoni di questo settore per il semplice fatto di voler invitare a riflettere, proprio qui, dove il vivere Ultras ci impone il rifiuto di schematiche situazioni sociali. E’ nostra intenzione invitarvi a portare “fuori”, nelle vostre vite, il modo di vivere questi gradoni. Ci piace rivolgerci soprattutto ai piu’ giovani. Ci auguriamo che portiate quello che siete qui dentro, al di fuori, nelle vostre vite, ci piacerebbe che capiate che qui nessuno vi chiede nulla di piu’ se non di continuare ad essere quello che siete. Solo se impariamo a interrogare noi stessi, troveremo dentro di noi quei valori di cui la Curva Est e’ sempre stata espressione nella nostra citta’. Non c’e’ bisogno di scimmiottare nessun atteggiamento, non c’e’ bisogno di essere nulla di diverso da quello che si e’, solo cosi potremo capire quei valori e vivere quell’appartenenza di cui sempre parliamo, perche’ ognuno l’avra’ interiorizzata, l’avra’ fatta sua. Le chiacchiere le abbiamo lasciate sempre agli altri, quello che scriviamo e che diciamo e’ semplicemente espressione di noi stessi, non ci passa neanche per un attimo l’idea di metterci su uno scranno a filosofeggiare. In questi giorni che precedono le feste natalizie un ipocrita buonismo riempie l’aria che ci circonda, maschere di sorrisi ci circondano. Vogliamo augurare soprattutto ai piu’ giovani la capacita’ di essere sempre se stessi, la capacita’ di fare in modo che quello che si dice e quello che si fa coincidano sempre, ma soprattutto, vogliamo ribadire che quello che si e’ nessuno lo puo’ giudicare, niente ce lo puo’ togliere, perche’ appartiene a noi stessi e rende ognuno di noi speciale a modo proprio, rende ognuno di noi unico!