Una passione, un sentimento hanno bisogno come il pane di momenti di entusiasmo, di giornate da ricordare una vita, ma se sono veri e profondi, se appartengono al nostro essere, allora possono superare anche i momenti piu’ duri. La vita non e’ fatta solo di giornate di sole, le nostre spesso si sono trasformate in continue grandinate estive, ma quella maglia, i brividi lungo la schiena, come la prima volta da bambini, il TERAMO ci apparterra’ sempre. Tutto il resto e’ passato, passera’ ancora e di piu’. Ricordate lo scorso anno sul finire del campionato (si perche’ una squadra prima in classifica nella terza serie nazionale ha meritato le attenzioni del pubblico di “bocca buona” nelle ultime 4 partite), quanti calciofili bardati a festa, quanti tifosi da risultato che, nel pieno della loro esaltazione collettiva, sentivano il “dovere” di abbandonare le consuete poltrone della serie A per seguire le sorti della squadra cittadina, oggi dove sono? Oggi, come sempre, ci siamo solo noi, con gli occhi lucidi come la prima volta, ci accomuna l’appartenenza. C’e’ la storia di questi colori, di una citta’ alla quale abbiamo l’onore di appartenere e l’onere di continuare a scrivere questa storia, forse piu’ grande di noi, che dobbiamo far crescere e preservare perche’ chi venga dopo di noi abbia la stessa possibilita’. La grandezza della storia di questa passione, di questa fede, che resiste e sopravvive alle nostre stesse esistenze, cosi piccole di fronte ad essa, sta proprio nel fatto che tutto questo c’era una volta e c’e’ ancora oggi, nonostante gli strani giorni che viviamo. A noi il DOVERE e l’ORGOGLIO di mantenerla viva, affinche’ continui ad esserci per sempre. Noi tifiamo il Teramo, noi siamo il Teramo. E se pretendiamo qualcosa, dobbiamo essere noi i primi a dare tutto prima. FUORI LA VOCE... LA EST DEVE CONTINUARE A RUGGIRE!