Torna la consueta iniziativa che da anni portiamo avanti al torneo, che si prefigge l’obbiettivo di sensibilizzare sull’argomento degli abusi di potere. Quest’anno abbiamo deciso di raccontare attraverso le immagini la storia di Giuseppe Uva. Il film-documentario di Adriano Chiarelli con la regia di Francesco Menghini, raccontano la drammatica morte del quarantaduenne varesino, che dopo aver passato una notte in una caserma dei Carabinieri, muore la mattina successiva nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Circolo della citta’ lombarda stessa, e’ il I4 giugno del 2OO8. Quello che e’ stato ridato ai familiari e’ un corpo irriconoscibile, dove chiari ed evidenti sono i segni delle percosse che lo stesso ha subito. Il tribunale di Varese lo scorso I5 aprile ha assolto 6 poliziotti e 2 carabinieri perche’ il fatto non sussiste. Il processo, come sempre succede in questi casi, si e’ riuscito ad avere solo dopo una estenuante battaglia che la famiglia ha portato avanti contro tutta la procura varesina. A noi come ripetiamo da tempo la loro giustizia interessa poco, ormai e’ come chiedere al padrone del recinto di punire il cane che ti ha sbranato, indipendentemente dal fatto che quel recinto l’hai scavalcato o meno. A noi piace accrescere la consapevolezza nelle persone che non ci troviamo di fronte a sporadici casi, di cosidette mele-marce (come amano dire i benpensanti radical-chic), ma una reale situazione d’impunita’ voluta da un frutteto completamente marcio che potrebbe ricadere sulla testa dei figli di chiunque. Per questo, solo potendo contare sulla consapevolezza di piu’ persone possibili qualcosa puo’ davvero cambiare, solo dal basso si puo’ fare davvero qualcosa perche’ tutto cio’ non accada piu’.