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Cittadella (Pd): Bimbo di 10 anni prelevato con la forza e trascinato via dalla polizia

 

La trasmissione “Chi l'ha visto” ha mandato in onda un video (http://www.youtube.com/watch?v=REUGMEKFHv0&feature=youtu.be)dove si vede un bimbo di appena 10 anni prelevato con forza e spinto in macchina, come fosse un criminale, dagli agenti di Polizia mentre si trova nella sua scuola elementare a Padova. Il giudice ha deciso di affidare il bambino ad una struttura protetta, sottraendolo da entrambi i genitori.
Le forze dell’ordine dell'ordine lo trascinano via con vigore e lo caricano su una volante. Alla fine del filmato l'inquadratura riprende una donna con tanto di distintivo e quando la zia del piccolo chiede maggiori dettagli le viene risposto: "Io sono un ispettore di Polizia, lei non è nessuno".
Durante la trasmissione chiama in diretta anche un testimone che ha assistito alla scena informando che molti bambini hanno assistito all'increscioso episodio, non degno di un paese civile.
Il Mattino di Padova - Roberta Lerici, presidente dell’associazione "Bambini coraggiosi" e l’avvocato Andrea Coffari, presidente nazionale del "Movimento infanzia" forniscono la loro ricostruzione dei fatti:
"Un bambino di dieci anni, al centro di una causa di affidamento, è stato prelevato con la forza da scuola per essere collocato in una casa famiglia. Tre persone si sono presentate in classe intimando ai compagni di uscire dall'aula. Una volta rimasto solo, il piccolo è stato prelevato con la forza, nonostante si tenesse disperatamente avvinghiato al suo banco, piangendo. Poi è stato trascinato per la strada, urlante da una serie di persone tra cui il padre, gli assistenti sociali, e alcuni poliziotti guidati da un consulente tecnico d'ufficio che aveva diagnosticato in lui una malattia rifiutata dalla comunità scientifica internazionale, la Pas (Sindrome da Alienazione Parentale)".
Intanto la famiglia assistita dall'avvocato Andrea Coffari, ha deciso di sporgere denuncia per le modalità disumane usate con il bambino, il quale chiedeva disperatamente aiuto senza che l'azione violenta s’interrompesse.