NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











SENZA SE E SENZA MA!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°3

 

Frase fatta, verrebbe da pensare ai più, quella che “con i se e con i ma non si costruisce niente”, eppure nessun altra, in questo momento, rappresenta la situazione che si vive in curva a Teramo. Sappiamo chi eravamo e che curva avevamo. Siamo consapevoli che senza questa asfissiante repressione generale, ma che a Teramo rasenta il ridicolo (benché ci sia davvero poco da ridere) riusciremmo ad essere, almeno in parte, quello che siamo stati. Sappiamo bene che paghiamo, tanto, il nostro non esserci mai piegati a nessuna forma di ricatto, il non aver mai abbassato la testa di fronte ad astruse disposizioni locali e nazionali che avevano l’unico obbiettivo di annientarci come movimento pensante. D’altronde, non ci siamo piegati neanche quando le situazioni erano oggettivamente più grandi di noi. Ma se ci fosse l’opportunità di tornare indietro, non cambieremmo nulla di ciò che è stato fatto, non baratteremmo neanche un secondo della nostra testardaggine di ieri e della nostra voglia di lottare, per apparire, magari, migliori oggi, forse più numerosi e calorosi, ma senza aver fatto tutto quello che andava fatto per contrastare una repressione che aveva ed ha, lo ripetiamo, l’unico scopo di annichilirci definitivamente.
Eppure, siamo ancora qua e non ci interessa come sarebbe potuta andare perché, per noi, non poteva andare meglio di così. Siamo ancora qua, sempre di meno e con addosso il peso di una storia ingombrante, che vogliamo riprenderci con tutte le nostre forze.
Chi si mette al centro di questa abnorme ed inutile “curva” e ci da una mano per fare il tifo deve essere pienamente consapevole che quel momento non rappresenta un diversivo alla noia domenicale teramana, ma la continuità della storia di una curva, la Est, che è movimento, aggregazione e, soprattutto, la massima espressione di sostegno alla gloriosa maglia della Teramo Calcio 1913 ed ai colori della nostra terra. Un amore sconfinato, vero, che non si è mai concesso il lusso di fermare la propria dimostrazione di passione di fronte all’errore di un calciatore o all’andamento di una partita. Rappresentiamo qualcosa di più profondo di quegli strani silenzi che, a volte, ci sorprendono nei momenti cruciali della partita, assuefatti dalla palla che rotola, come “tribunari” sfuggiti alle grinfie delle mogli a cui mancano solo i lupini. Noi no, noi siamo di più: per noi la palla potrà anche rotolare nel posto sbagliato, per noi tutto ciò cambia poco, perché NOI SIAMO IL TERAMO (non ci stancheremo mai di dirlo) e abbiamo l’obbligo di dimostrarlo ancor prima di pretenderlo da undici sconosciuti con i calzoni corti. Chiediamo a tutti di aiutarci, di dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, affinché questa storia, la nostra storia, non finisca. Siamo pronti a metterci la faccia, nonostante tutte le difficoltà del caso, perché le assenze di chi è impossibilitato ad esserci pesano anche per noi. Siamo convinti che solo con la pazienza e l’aiuto di tutti si potranno ovviare alle numerose carenze del momento, in attesa di tempi migliori.
Se riusciremo a tracciare una linea continua con il passato, chi vuole trasformare la nostra passione in un misero fenomeno da supermarket, avrà ancora parecchio da sudare. Finché ci saranno uomini liberi e fieramente in piedi pronti ad alzare le mani ed a far partire un coro, la nostra storia potrà continuare.