NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

laboratoridirepressione

SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











Piacenza. Cariche contro i picchetti dei lavoratori Ikea.

 

Alle 8,00 di questa mattina decine di poliziotti hanno caricato uno dei picchetti dei lavoratori delle cooperative che lavorano per Ikea al magazzino generale di Piacenza. I lavoratori sono ormai al nono giorno di lotta.

Tre lavoratori sono rimasti feriti con colpi alla testa e portati in ospedale. I lavoratori, una trentina, nonostante le cariche si sono di nuovo schierati e non permettono l'entrata dei camion. Lasciando sbigotti i i poliziotti per la loro determinazione.La cosa ha avuto l' effetto di far uscire dal magazzino dei rappresentanti della cooperativa e della sicurezza Tnt. Una trattativa veloce e ci si e' accordati di incontrarsi questa sera per trovare una soluzione alla vertenza in atto.

Facchino ferito durante gli scontri e ricoverato in ospedale. Lo scrive il Sì Cobas in una nota: "Nel corso dell'ennesima, violenta carica al picchetto degli operai delle cooperative che stanno bloccando da giorni il magazzino Sud Europa dell'IKEA a Piacenza, uno dei lavoratori aderenti al SI Cobas, Fouad, a causa delle manganellate ricevute dalla polizia ieri 30 ottobre è stato ricoverato in terapia intensiva con la diagnosi di emorragia cerebrale nell'ospedale della città. Altri 4 lavoratori hanno riportato ferite meno gravi. La protesta, iniziata il 17 ottobre, è dovuta al mancato rispetto da parte delle cooperative che operano presso l'IKEA del contratto di lavoro sia per le condizioni economiche che normative e alla sospensione disciplinare dei delegati sindacali che stanno guidando la lotta. Sono giunte poi notizie che le cooperative avrebbero inviato lettere di licenziamento a12 lavoratori, attivisti e delegati sindacali. Se fosse vera quest'ultima notizia, si confermerebbe il doppio gioco delle cooperative, che nell'incontro di ieri sera con il SI COBAS avevano chiesto e ottenuto la revoca dello stato d'agitazione di oggi, in previsione dell'odierno incontro fra i loro rappresentanti e quelli dell'IKEA, in cambio del reintegro di tutti i lavoratori sospesi senza un provvedimento formale e del riavvio della trattativa sulle richieste del SI Cobas".