NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

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IN UN MONDO SEMPRE PIU' MARCIO ED INSANO... ORGOGLIOSI DI QUELLO CHE SIAMO!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°102

 

Nel nostro girone c’e’ una squadra che non riesce a giocare: il Modena. Stiamo parlando di una squadra che rappresenta una citta’ di quasi duecentomila abitanti che vanta nella sua storia 28 partecipazioni al massimo campionato nazionale, che ha nella sua provincia quell’obbrobrio prodotto del calcio moderno che e’ il Sassuolo. Il Modena non riesce a giocare in casa perche’ il comune gli ha chiuso i cancelli dello stadio Braglia perche’ nessuno paga l’affitto. Nonostante nelle scorse settimane ci sia stato il cambio di proprieta’ la situazione non e’ cambiata visto che ancora una volta nella gara interna con l’Albinoleffe lo stadio e’ rimasto chiuso. Questo l’ennesimo esempio di come la deriva del calcio attuale porti a situazioni come queste, societa’ in mano a faccendieri che hanno come unico scopo quello di pulire denari, fregandosene di cosa quella maglia rappresenti e per chi. E mentre nel patinato mondo della serie A si pensa a vedere come far funzionare il VAR (video assistant referee) qui nella terza serie nazionale, non nella terza categoria provinciale, accadono situazioni che hanno del grottesco e che ai piu’ potrebbero sembrare anche assurde, ma non a noi che da sempre denunciamo questo stato di cose. Dove sono le Federazioni, le Leghe che dovrebbero preservare le societa’ locali? Quelle stesse che nei loro spot pubblicitari indicano come un vanto il fatto che tutto il Paese sia rappresentato? A loro non frega un cazzo, hanno la loro bocca da maiali impastata dallo stesso “sfarrato” dove mangiano i faccendieri che affossano le societa’. A loro interessa lo spettacolo che il prodotto produce, a loro non frega un cazzo se un ragazzo invece di appassionarsi alle sorti della sua squadra locale si rincoglionisce davanti alla tv o in una sala scommesse in attesa di ricevere l’elemosina che lo lega ancora all’entusiasmo di uno sport che non ha piu’ nulla di sportivo. Dulcis in fundo a tutta questa storia sono le diffide che sono piovute sulla testa dei tifosi del Modena, per aver inscenato un funerale, nel tentativo di attirare l’attenzione e rimarcare il loro attaccamento alla maglia. Cosi’, oltre al danno la beffa, ed i maiali responsabili di questo ennesimo schifo gireranno ancora tranquilli con le loro facce di plastica a rasserenare gli animi televisivi, certi come sono che i colpevoli siamo sempre e solo noi, che viviamo di passione e d’amore e non ci pieghiamo ad un sistema che ci appartiene sempre meno.