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Antonio Rossi: era meglio la canoa

 

FONTE: Ultras Tito

 

Proprio mentre politici, giornalisti e opinione pubblica stanno finalmente aprendo gli occhi e unendosi anche loro al coro generale contro la Tessera del Tifoso, ecco che spunta qualcuno che faceva sicuramente meglio a riflettere (ed informarsi) prima di parlare. Trattasi di Antonio Rossi, ex finanziere, ex campione medaglia d’oro di Canoa, ora assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia (nel dicembre 2012 dichiarava il suo appoggio a, guarda caso, Roberto Maroni ed entrava nella Lista Civica "Maroni Presidente").
Rossi in canoa era una forza della natura, arrivava al traguardo molto spesso prima degli altri. Ahimè in politica le sue performance sembrano seguire un trend decisamente inverso. In una sua recente intervista ha avuto la faccia di affermare che “Punire le società non è la soluzione, perché rafforza il potere degli ultras, che, in più occasioni, hanno dimostrato pericolose ingerenze nelle politiche dei club, quindi ben vengano iniziative rivolte alla sensibilizzazione e alla formazione dei tifosi" e poi ancora "se vogliamo però che l'efficacia di queste azioni sia reale è indispensabile che, a esse, si affianchi l'utilizzo della tessera del tifoso, efficace strumento voluto e messo a punto dal presidente Maroni, quando era ministro dell'Interno, ma adottato solo da alcuni club, come Milan e Inter, e con caratteristiche non uniformi". La Tessera efficace strumento adottato solo da alcuni club?!!! Efficace??? Alcuni club??? Efficace si, ma nell’allontanare i tifosi dallo stadio, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Alcuni club? Non c’è stata una sola società che non sia stata costretta ad aderire al progetto Tessera del Tifoso voluto dall’ex Ministro Maroni, a volte anche dietro a minaccia di sanzioni qualora non avessero accettato.
L’assessore Rossi poi, non pago, se ne esce con la frase più gettonata: “Solo così sarà davvero possibile identificare quei tifosi che si rendono protagonisti di episodi indecenti e prendere i provvedimenti necessari a far sì che gli stadi assomiglino sempre più a un luogo in cui poter portare la famiglia e assistere solo allo spettacolo offerto dallo sport". Identificare??? Portare famiglie allo stadio??? Documenti, biglietti nominali, telecamere, e via discorrendo. Le sue dichiarazioni sono uguali ed identiche a quelle che abbiamo sentito dai suoi colleghi politici diversi anni fa (non mesi, bensì anni!!), gente che presto o tardi ha dovuto ammettere, a denti molto molto stretti, che qualcosa nel progetto TdT è andato "storto" (tradotto: è stato un fallimento clamoroso).
A questo punto ci domandiamo se l’assessore Rossi ha mai varcato la soglia di uno stadio, se ha mai provato ad acquistare un biglietto il giorno della partita, se ha mai provato a portare la famiglia allo stadio potendo contare su uno stipendio di 1200 euro al mese. Probabilmente no. Quello che sappiamo per certo è che l’assessore Rossi, con le sue parole, non ha fatto altro che dimostrare la sua capacità di parlare a sproposito, mancando di rispetto a tutti coloro che, in questi anni, hanno dovuto subire sulla propria pelle i mille e più disagi e danni arrecati dalla Tessera del Tifoso.