NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

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1913-2013: STORIA, ORGOGLIO, PASSIONE… CENT’ANNI DI TRADIZIONE! (11^ PUNTATA)

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°22

 

1983 – 1990: Rumignani (x2), gli spareggi di Terni, la promozione in C1 e il ritorno in C2 (prima parte)

 

La stagione 1983-1984 è quella dell’arrivo dell’indimenticato Rumignani, tecnico preparatissimo dal punto di vista tecnico ma definito dagli addetti ai lavori una “testa matta”. Ercole De Berardis, presidente del Teramo, si affida a lui per puntare decisamente al salto di categoria. “Rumi” punta sulla qualità e dirige in prima persona la campagna acquisti per la stagione. Clamorosi gli arrivi di Canzanese e Bruno Del Pelo. Quest’ultimo difficilmente potrà essere dimenticato dai teramani negli anni a venire, protagonista della magica notte di Ascoli. L’altro acquisto invece, quello di Canzanese, è ricordato per gli strascichi al gusto d’amaro. Ex idolo del tifo caldo giuliese, Canzanese ebbe non pochi problemi ad essere accettato dalla piazza biancorossa ed anche il direttore sportivo, Carmine Rodomonti, ebbe non pochi problemi con la tifoseria giallorossa. Indimenticabile a tal proposito il gol dell’ex di Canzanese, siglato nell’incontro di Coppa Italia Teramo – Giulianova a poche ore dal suo acquisto.
La prima amichevole disputata dal Teramo è quella del 10 agosto 1983, contro l’Ascoli. Punteggio finale Teramo 3 Ascoli 2, con una fantastica tripletta del neo arrivato Del Pelo che fa infiammare la città. Sul fronte campionato tutto è pronto per iniziare. Il Teramo nella stagione 83 – 84 si dimostra un avversario ostico per le compagini, soprattutto tra le mura amiche.
Sfortunatamente però il girone dei biancorossi non è dei più facili, difatti i ragazzi di mister Rumignani chiuderanno la classifica al terzo posto, fallendo l’obiettivo promozione. La delusione in città è tanta ed a questa si aggiunge l’abbandono di Rumignani e Rodomonti che lasceranno il Teramo a fine stagione.
La stagione 1984 – 85 è ricordata come quella degli spareggi di Terni. Il Teramo è ancora una corazzata, ma questa volta a gestire ambiente e spogliatoio sarà il neo arrivato mister Corelli.
A fine campionato i biancorossi raggiungono il secondo posto con 42 punti dietro al Brindisi ed a pari merito con Fano e Civitanovese. “S’allunga il campionato”, titola il Centro, infatti a Terni si terranno le tre partite che decideranno chi potrà salire nella categoria superiore.
Nel primo incontro, quello tra Fano e Civitanovese, il punteggio finale fu di 0 a 0. Nel secondo match il Teramo doveva affrontare il Fano. Ben 25 pullman di tifosi partirono coi colori biancorossi, alla fine eravamo più di 1700. La trasferta al “Liberati” di Terni però fu amara per i teramani, il Fano si aggiudicò la partita per 1 a 0. Il Teramo è fuori per la lotta alla promozione che sarà una faccenda tutta marchigiana tra Fano e Civitanovese. Gli spareggi di Terni sono ancora oggi ricordati con rabbia e rammarico dai teramani, ma anche un pizzico di emozione ricordando quella trasferta così numerosa.
L’anno successivo è l’anno del ritorno di Mister Rumignani. E’ l’anno dell’approdo in C1, l’anno della rivincita di “Rumi”. Il presidente De Berardis fece di tutto per farlo tornare all’ovile e i suoi sforzi furono ripagati al meglio. Il cammino del Diavolo è un cammino impeccabile, sei risultati utili consecutivi decretarono la vittoria del Teramo che vince il campionato con 46 punti. Rumignani ha raggiunto il suo obiettivo, l’anno prossimo sarà l’anno di Luzii.