NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

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1913-2013: STORIA, ORGOGLIO, PASSIONE. . . CENT’ANNI DI TRADIZIONE!(13^ PUNTATA)

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°24

 

1990-1997: Gli spareggi di Terni, il ritorno in C2 .

 

Il nuovo allenatore per la stagione 1990-91 è un tale Luigi Del Neri, che in seguito, allenerà in piazze ben più importanti a livello prettamente calcistico. Viene da una realtà interregionale e non ha nessuna esperienza nei campionati di serie C/2. Egli però si rivela un uomo serio e molto preparato e lascerà Teramo, a fine stagione, nel generale rimpianto. Nella rosa biancorossa milita anche il diciottenne Enrico Chiesa che negli anni a venire diventerà uno dei più grandi attaccanti del panorama italiano. Il Teramo disputa un ottimo campionato nel complesso, arrivando terzo, dietro e Chieti e Sambenedettese direttamente promosse in serie C/1. La speranza di un ripescaggio sfuma e la piazza teramana è costretta ad un'altra estate di speranze e auspici per salire di categoria.
Stagione 1991-92: il post Del Neri è affidato al mister Marco Torresani. Si allestisce una buona squadra e nulla fa presagire che, a fine campionato, si dovrà disputare un “tragico” spareggio per non retrocedere tra i dilettanti. I biancorossi, inseriti in un girone molto difficile, non trovano il bandolo della matassa per tutto il campionato, così alla fine di questa travagliata stagione, il Teramo è quart’ultimo ed è costretto a disputare uno spareggio a tre per non retrocedere contro Valdagno e Cerveteri in quel di Terni, che avrà il suo epilogo proprio con i laziali in quel triste 12 Luglio del 1992, quando il Teramo retrocedette mestamente in Interregionale davanti ad oltre 3000 teramani presenti.
Il campionato 1992-93 è il primo campionato dilettanti per il Diavolo dopo quasi vent’anni di Serie C e rappresenta un crocevia per il ritorno nel professionismo. Il Presidente Cerulli, nonostante la situazione non sia delle migliori, non lascia la barca e continua per la sua strada. Mister Piccioni sostituisce, a campionato in corso, il neo allenatore Pallozzi ed il Teramo chiude a metà classifica quest’annata interlocutoria, assicurandosi almeno la permanenza in CND.
1993-94’: si torna in C. Mister Ammazzalorso e un organico di grande prestigio riportano il Diavolo, alla fine di un entusiasmante testa a testa con la Ternana, nella serie che gli compete.
Grandi protagonisti della stagione sono l’indimenticato portiere Fabrizio Grilli che vestirà la maglia del Diavolo per tante stagioni ancora, il beniamino Massimo D’Aprile, il giuliese Ciarrocchi, il bomber Pino Tortora e Marcello Di Giuseppe, solo per citarne alcuni. Così domenica 17 Aprile 1994, a tre giornate dalla fine, Teramo e i teramani possono festeggiare, in un Comunale stracolmo, il ritorno in serie C nella partita casalinga contro l’Ostia mare con una pacifica invasione di campo e successivi festeggiamenti in città fino a notte fonda.
Dopo il ritorno in C/2 la piazza teramana è euforica. Nelle stagioni successive saranno tante le emozioni che i biancorossi sapranno regalare ai propri tifosi. Il Presidente è sempre lo stesso, Cerulli Irelli, che riuscirà ad allestire delle rose dignitose che sapranno far accendere la Curva Est e tutto il Comunale nel corso degli anni. Sempre accesi i derby di campionato e coppa Italia con gli acerrimi nemici del Giulianova, indimenticabile il gol su punizione di Ciarrocchi sotto la Est nel derby della stagione 1995-96, Fabrizio Grilli che partita dopo partita entrerà nel cuore dei tifosi, divenendo una vera bandiera (forse l’ultima) del calcio teramano. Sono anni di grande genuinità quelli, anni di un calcio sano e divertente, anni che verranno rimpianti non molto tempo dopo. Il 15 Luglio 1997 Cerulli passa il testimone a Romano Malavolta jr. Inizia l’era della famiglia romana, gioie e dolori. Cerulli assicura che il Teramo, patrimonio di tutta la città è in mani sicure. I fatti degli anni a seguire non gli daranno ragione.