NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

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DAVIDE LIBERO











SENZA ISTRUZIONE CONDANNATE GLI AUTISTICI ALLA VOSTRA INCIVILTA’

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°94

 

 

Domani e’ la giornata della consapevolezza per l’autismo, quest’anno vogliamo porre l’attenzione sui tagli alle assistenze scolastiche per questi ragazzi. L’autismo e’ un grave disturbo dello sviluppo che si manifesta alla nascita o entro i primi due anni e mezzo di vita. La maggior parte dei bambini autistici sono in apparenza perfettamente normali, ma manifestano uno sconcertante e inquietante comportamento che e’ nettamente diverso dal tipico comportamento dei bambini coetanei. Casi meno gravi possono essere diagnosticati con un Disordine Diffuso dello Sviluppo (Pervasive Developmental Disorder o PDD) o come Asperger (questi bambini parlano normalmente, ma sviluppano molti problemi sociali e di comportamento tipici dell’autismo). Gli assistenti scolastici devono essere uno per ciascuno studente, affetto da autismo, e devono avere una formazione specifica chiamata ABA (Applied behaviour analysis) che prevede un vero e proprio protocollo di analisi comportamentale applicata all’autismo. In parole povere se non c’e’ questo tipo di assistenza all’interno delle scuole non puo’ essere garantita l’accettazione dei ragazzi autistici, che di fatto vengono esclusi dall’istruzione pubblica che dovrebbe essere garantita per tutti.
La settimana scorsa e’ uscita la notizia di una mamma di Lanciano che denunciava il fatto che suo figlio autistico, di dieci anni, e’ stato rifiutato da tre scuole. Le stesse hanno additato come motivazione il fatto che non ci fossero abbastanza insegnanti di sostegno. Un caso simile si era verificato a Francavilla e a Pescara all’inizio dell’anno scolastico dove due ragazzi erano stati rimandati a casa perche’ gli assistenti non erano stati ancora abilitati al sostegno. La parola civilta’ abbonda nelle bocche di chi amministra la cosa pubblica ogni qualvolta c’e’ da condannare qualche tipo di atteggiamento, che il loro ben pensare non prende in considerazione. Ad essi ci verrebbe voglia di chiedere quale tipo di civilta’ puo’ essere considerata tale, se non garantisce a tutti, in particolare ai piu’ deboli, uno strumento essenziale come quello dell’istruzione? A quale civilta’ appartiene il taglio al trasporto scolastico per i ragazzi disabili deciso dalla Regione Abruzzo per il prossimo anno? Tutto questo rientra nel piano di tagli che la Regione ha previsto per il prossimo anno, che riguarda quasi l’8O% delle prestazioni erogate fino ad oggi alle persone con disabilita’, che vanno a ricadere nei ragazzi in eta’ scolare, e su quelli che richiedono maggior qualifiche, tipo i ragazzi con disturbo dell’autismo. E’ chiaro che ci sono tantissimi problemi emergenziali, e sicuramente i soldi vanno restribuiti, ma premesso che tali tagli erano previsti ben prima di tali emergenze, siamo davvero sicuri che i soldi vadano presi sempre dai servizi che si garantiscono ai piu’ deboli? Nel silenzio piu’ assoluto dei media locali che non danno nessun risalto a questo tipo d’informazioni, perche’ non si veda e non si sappia. E allora sempre di piu’ crediamo che certe cose cambiano solo se aumentando le nostre consapevolezze, aiutiamo le famiglie nelle lotte che spesso sono costrette a sostenere da sole, diamo la nostra solidarieta’ fisica e attiva, schierandosi realmente e non a chiacchiere. Perche’ solo se impariamo a lottare tutti anche quando la cosa non ci tocca in prima persona, nessuno sara’ piu’ solo.