NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











TESSERA AD INTERMITTENZA!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°125

 

Nella settimana che ha preceduto la trasferta di Bari, si era prospettato l’ingresso ai soli possessori della fidelity card che poi altro non e’ che la tessera del tifoso. “Da tessera a fidelity cambia il nome, non la sostanza”. Argomento gia’ ampiamente sviscerato. Il fallimento e’ stato identico. Tanto e’ vero che i padroni del pallone e gli amministratori del potere, con sorrisi di plastica, hanno messo entrambe in soffitta nell’estate 2017. O almeno cosi’ dicevano ai giornalai, che scrivevano: ELIMINATA LA TESSERA DEL TIFOSO. Noi lo sapevamo, perche’ quel protocollo d’intesa lo abbiamo letto e da queste pagine abbiamo tirato fuori tutte le bugie delle loro dichiarazioni. Noi i primi ad essere felici, ci mancherebbe, poter tornare in trasferta a modo nostro. Ma sapevamo anche che quello strumento non e’ stato eliminato, rimane li’, pronto ad essere usato, come un abat-jour l’accendono e la spengono. Cosi’ decidono di accenderla in un Bari – Teramo. In CENTOSEI ANNI di storia il Teramo non ha mai incontrato il Bari. Perche’? Cosi’ per vedere che succede? A Bari alla fine la partita l’hanno aperta a tutti. Il venerdi’?! Noi la tessera l’abbiamo sempre rifiutata, non e’ solo una questione di coerenza, e’ molto di piu’. La bonta’ della scelta e’ ancora piu’ forte adesso, in questa apparente liberta’. Non giudichiamo le scelte di nessuno e non ci sentiamo migliori di nessuno, ma ognuno fa i conti con la propria coscienza e con essa ha necessita’ di stare a pari, prima ancora che con gli altri. La nostra passione non e’ uno strumento del loro spettacolo, della loro polvere nascosta sotto al tappeto. Non ci hanno regalato niente e non ci aspettiamo niente da chi ha passato trent’anni ad inventarsi l’impossibile per svuotare gli stadi. Per farli diventare un triste teatrino di consumatori. E quando il “prodotto” non si vendeva piu’, perche’ uno stadio senza pubblico e’ un “prodotto” poco appetibile per il mercato televisivo, soprattutto quello straniero, hanno riaperto i cancelli a tutti, pronti a raccontare stronzate al popolino davanti al TG, ma l’unico interesse era come sempre solo il loro. Non perderanno occasione nel ricordarci la nostra scelta e come sempre orgogliosi della stessa, NON TESSERATI. Non ci avranno mai come vogliono loro.