NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











L’IPOCRISIA DEI SOLITI NOTI

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°75

 

Al vecchio stadio Comunale oltre alle attivita’ sportive di varie societa’ che utilizzano l’impianto, ci sono tanti ragazzi che durante la settimana usano quello spazio per stare insieme, aggregarsi, preparare materiale per le partite, continuando insomma a tenere vivo quel posto ed i suoi spalti. Il sorriso dei giovani continua a splendere sui gradoni logorati dal tempo. Qualche settimana fa si sono visti chiudere i cancelli in faccia da addetti del comune, che giustificavano il tutto con la sporcizia e l’incuranza. Va detto ad onor del vero (perche’ le nostre responsabilita’ noi ce le siamo sempre prese) che effettivamente la situazione non era delle piu’ ordinate e pulite. A questo punto verrebbe da pensare che chi e’ chiamato a garantire la salvaguardia di un bene pubblico faccia il suo dovere? Non e’ cosi’. Siamo di fronte alla solita mossa ipocrita di chi se n’e’ sbattuto per anni di quell’impianto e il cui disinteresse ha contribuito non poco all’incuria dello stesso. Del resto parliamo degli stessi bugiardi che con ogni sforzo hanno cercato di trarre il massimo profitto da quell’area con l’abbattimento dello stesso sei anni fa. La realta’ dei fatti e’ che quell’impianto continua a rappresentare per tanti giovani, che si riconoscono nello scomodo pensiero Ultras, un luogo d’aggregazione e di attivita’ e dal momento che il nostro movimento e’ lo stesso che, in occasione della battaglia per la salvaguardia del Comunale medesimo, ha messo in ginocchio, come mai nessuno in questa citta’, il loro potere del cazzo, ognuno tragga le sue conclusioni. E poi c’e’ il torneo, quel “pericolossisimo” contenitore di eventi, aggregazione e valori, che cresce di anno in anno, troppo ingombrante da digerire per chi e’ abituato solo a farsi dar ragione. E’ l’ennesima trovata che viaggia tra viale Bovio e piazza Orsini, le classiche “comunicazioni informali”: il posto va chiuso e non perche’ c’e’ reale interesse allo stesso, ma per quello che rappresenta, un luogo simbolo. Aggregazione, passione e il nostro libero modo di vivere, a questo chiudono i cancelli, di questo hanno paura, il resto sono cazzate ipocrite. A noi resta la certezza che quel posto continuera’ a rappresentare cio’ che sempre e’ stato e sempre sara’. Continueremo a difenderlo affinche’ anche le generazioni future trovino il luogo dove esprimere liberamente il proprio essere e l’amore per la propria terra. Nello stesso tempo dobbiamo accrescere la responsabilita’ di non creare giustificazioni agli ipocriti, tenendo quel posto con il decoro che merita la sua gloriosa storia.