Il 10 settembre scorso Davide ha iniziato uno sciopero della fame, in quanto ha aderito alla mobilitazione indetta dal Coordinamento dei Detenuti. Questa protesta intende attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema delle carceri. Vogliono che sia data una risposta al sovraffollamento, che l’art. 27 della Costituzione sia perseguito e non calpestato ma soprattutto chiedono che siano abolite le forme di tortura legalizzate quali il 41bis, 14bis e Alta Sorveglianza. La protesta durerà fino al 30 settembre e prevede 8 giorni di sciopero della fame e 12 di autodeterminazione. Noi intendiamo esprimere la nostra vicinanza a Davide e a tutti quei detenuti che nelle carceri italiane hanno scelto la strada di questa durissima lotta per rivendicare sacrosanti diritti e pretendono esclusivamente di essere trattati da essere umani e non come bestie.
Adesso più che mai è importantissimo far sentire la nostra vicinanza a Davide.