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Ultras: La Cassazione decreta che è vietato insultare la Polizia allo stadio

 

Guai a chi insulta la polizia allo stadio: gli agenti hanno «diritto al rispetto e alla onorabilità di qualsiasi altra categoria professionale», gli ultras sono avvisati. Così ha decretato ieri la Cassazione (Prima sezione penale), confermando la condanna a cinque mesi e 10 giorni di reclusione per uno dei capi della tifoseria del Crotone. Otto mesi fa Gaetano S. era stato condannato per istigazione all'ingiuria perché nell'agosto 2006 era stato colto mentre col megafono sollecitava la curva rossoblu a cantare cori contro le forze dell'ordine (un classico degli stadi italiani, da «Celerino pezzo di merda» a «Poliziotto primo nemico») durante la partita con la Reggina. In primo grado, il Gup di Crotone aveva assolto il capo ultrà, sostenendo che non aveva compiuto alcun reato dato che non aveva offeso una un agente allo stadio ma un'intera categoria. La Cassazione però, d'accordo con la Corte d'appello di Catanzaro che l'anno scorso aveva ribaltato l'assoluzione in condanna, rileva che «non si può avallare una artificiosa distinzione tra i singoli appartenenti ad una categoria e la categoria stessa. L'onorabilità della Polizia di Stato va garantita in maggior misura, in un caso come questo in esame, nel quale le espressioni offensive hanno formato oggetto di pubblico incitamento ad una denigrazione del tutto gratuita e immotivata».

 

SPEZZARE VITE UMANE E ABUSARE DEL POTERE QUESTO E' IL VERO REATO!!
BASTA CON QUESTO STATO DI POLIZIA!!!!!