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Ingiusta detenzione: Un comma della legge è anticostituzionale

 

FONTE:News Town

 

La Corte Costituzionale nel 2008, sentenza n.219/2008 stabilì che un comma sull’ingiusta detenzione era anticostituzionale. A rilevarlo è Giulio Petrilli, portavoce comitato per il risarcimento per ingiusta detenzione a tutti gli assolti

 

“Facendo una ricerca ho scoperto che la Corte Costituzionale nel 2008 , sentenza n.219/2008 stabilì che un comma sull’ingiusta detenzione era anticostituzionale. Ma i giudici di Milano e quelli della Cassazione nel giudizio su di me non hanno avuto attenzione a questo”.

Giulio PetrilliCosi Giulio Petrilli, portavoce comitato per il risarcimento per ingiusta detenzione a tutti gli assolti in una nota. “L’ultima lettera che ho scritto sul tema dei mancati risarcimenti alla Ministra Cartabia – prosegue – era quello di verificare alla Consulta la costituzionalità o meno del primo comma dell’articolo 314 del codice di procedura penale sul risarcimento per ingiusta detenzione”.

“Chiedevo se questo comma fosse o meno costituzionale, in quanto il risarcimento per ingiusta detenzione diventa ostativo per “dolo e colpa grave”, introducendo nei fatti un giudizio morale sugli assolti che non ha nulla a che vedere con l’elemento giuridico. Quindi secondo tantissimi giuristi e’ incostituzionale. Ora – dice Petrlli – ho scoperto che la Corte Costituzionale nel 2008 dichiarò anticostituzionale il comma per il quale non mi hanno concesso il risarcimento”.

“Spero che ci sia un’attenzione su questo tema. Tante leggi sono anticostituzionali ma qui tutto passa sotto silenzio. Hanno tutti timore di attaccare la magistratura quando sbaglia – tuona il portavoce -. C’è un servilismo incredibile che fa chiudere gli occhi su tutto, una corsa a difenderli sempre. Ma non va bene. Non risarcire un assolto è una follia, ma per tanti va bene lo stesso perché la colpevolezza è una condizione imprenscindibile. Non esistono innocenti, per tanti questa e’ la verita’.Una volta arrestato – conclude la nota di Petrilli – sei sempre colpevole”.