NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











«Curve per Federico», Sabato 24/09 Ferrara Fiere

 

FONTE:Sport People

 

Il prossimo 25 settembre saranno passati 17 anni dall’uccisione di Federico Aldrovandi, un ragazzino come tanti, di soli 18 anni, ucciso senza una ragione da 4 “schegge impazzite”, durante un controllo di Polizia.

Da quel momento, a Ferrara abbiamo imparato tante cose: che l’omertà si nasconde anche tra le nostre vie, che la cattiveria si annida nel cuore di persone insospettabili, che le ideologie spesso fagocitano l’umana pietà, ma soprattutto abbiamo imparato che una società libera passa dalla lotta contro ogni abuso di potere e che la forza e la dignità di una famiglia indomita, protagonista di una battaglia che avrebbe stremato chiunque, possono abbattere qualsiasi muro e superare qualsiasi ostacolo.

Per amore di un figlio.

Un amore talmente grande e forte che fin da subito ci ha travolti e coinvolti.

Oggi Patrizia è anche nostra madre, Lino è nostro padre, Stefano nostro fratello e Federico è figlio di tutti, di ogni persona che creda nella verità e nella giustizia.

Noi, come molti altri, a quella verità abbiamo creduto fin da subito e fin da subito abbiamo creduto alle richieste e alle proteste di quella famiglia che 17 anni fa cominciava a lottare.

Molti anni dopo la Cassazione decretò definitivamente che quel ragazzino era stato ammazzato ingiustamente senza una ragione e che la sua famiglia e tutti quelli che l’avevano sostenuta, avevano combattutto una battaglia giusta, per tutti, anche per i nostri figli.

Da quel momento, finalmente, anche per molti scettici, Federico Aldrovandi diventa un simbolo della battaglia contro le violenze e i crimini perpetrati per mano dello Stato e nella nostra curva inizia a sventolare una grande bandiera che ritrae il suo viso: un segno d’amore per un ragazzino di 18 anni ucciso nel fiore della sua vita, un segno d’amore per la sua famiglia che ogni domenica avrebbe potuto rivedere il suo volto campeggiare in mezzo a tanti giovani come lui.

Tutto va bene fino a quando la S.P.A.L., nel 2017, viene promossa in serie A e “qualcuno” pensa, vista l’esposizione mediatica che sarebbe derivata dalla militanza in massima serie, che sia bene stravolgere quel messaggio d’amore e spacciarlo per un affronto provocatorio.

Per due campionati ci viene così proibito, con motivazioni assurde e ridicole, di far entrare la bandiera col volto di Federico in occasione di diverse partite: Roma, Lazio, Milan, Udinese, Sampdoria, anche ripetutamente, sia nel 2017 che nel 2018.

La cosa però non passa inosservata nelle altre curve: in molti cominciano ad esporre il volto di Federico nei loro stadi e nei loro palazzetti perché la lotta contro gli abusi di potere è un segno di civiltà, e anche come segno di vicinanza a una famiglia che, ancora una volta, vedeva violentato il ricordo di un figlio.

Chi lo fa subisce la mannaia della repressione sulla propria pelle, con multe e diffide che colpiscono i responsabili “di questo affronto”.

Le curve però non mollano: in tantissimi continuano ad esporre il volto di Aldro fino a far diventare la questione un caso nazionale, ottenendo così quel risalto mediatico che gli stessi censori volevano evitare e che avrebbero evitato se ci avessero consentito, fin da subito, di sventolare liberamente quella bandiera.

Cessa così l’attività repressiva nei confronti dell’immagine di Federico che oggi è tornata a sventolare libera nella Curva Ovest così come in molte altre curve d’Italia, pur con qualche sporadico rigurgito repressivo che non smetteremo mai di condannare e combattere.

Questo lungo preambolo per spiegare quello che vogliamo fare oggi e che avremmo voluto fare prima ma che la pandemia ci ha impedito.

Sabato 24 settembre al Parco Coletta di Ferrara, vogliamo dare la possibilità alla nostra curva , a tutti i cittadini e a tutte le curve d’Italia di ricordare Federico, di mostrare la loro vicinanza, solidarietà e ammirazione per la sua famiglia e di manifestare il proprio dissenso verso ogni abuso di potere.

Abbiamo pensato che fosse giusto farlo assieme, in un unico luogo: a Ferrara, nella città di Federico, nella città che gli ha dato la vita e che purtroppo gliel’ha tolta. Vi invitiamo a farlo indossando i vostri colori, come è giusto che sia, e portando bandiere con l’immagine di Federico, sempre con i vostri colori. Vale già come invito, per tutte le tifoserie organizzate.

A partire dalle ore 16:00 ricorderemo Aldro con una serie di concerti e interventi fino alle ore 24:00 (a breve avremo il programma dettagliato) e naturalmente ci saranno dei punti ristoro con birra e cibo.

Inutile nascondere che tutto questo richiederà un grandissimo impegno sia da parte nostra sia da parte di tutti quelli che decideranno di partecipare, ma abbiamo deciso di organizzare comunque questa manifestazione perché conosciamo benissimo la grande mentalità presente nel mondo delle curve.

Vogliamo essere subito chiari: sappiamo tutti benissimo che il nostro mondo si nutre anche di rivalità e accesi campanilismi, è giusto che ci siano e che continuino ad esserci, ma durante quel giorno ogni ostilità deve essere sospesa, sia a Ferrara che durante il viaggio.

Non siamo noi a chiederlo, non vogliamo insegnare nulla a nessuno, è semplicemente la volontà stessa della famiglia di Federico. E noi tutti saremo lì proprio per lui e per la sua famiglia.

Lo stesso vale per i cori o eventuali striscioni: la famiglia di Aldro ha sempre voluto che ci fosse rispetto, misura, educazione. Ha sempre respinto offese e toni minacciosi o aggressivi nonostante il dolore che hanno provato e che provano. E noi, anche questa volta, vogliamo che la loro volontà venga rispettata.

Onoriamo assieme la nostra mentalità e i colori che portiamo addosso rispettando queste basilari regole che Lino e Patrizia hanno sempre chiesto e che vogliamo fare nostre. Se le condividete sarete i benvenuti.

Saremo organizzatori tutti insieme: ognuno col proprio comportamento, con la propria mentalità, contribuirà alla riuscita della manifestazione.

Al fine di aiutarci nell’organizzazione, essendo alla prima edizione, vi chiediamo di contattarci privatamente su questa pagina ed indicarci la vostra curva o il vostro gruppo di appartenenza e in quanti approssimativamente parteciperete.

In caso di bisogno vi lasceremo anche il contatto diretto dei nostri referenti.

MAI COME ORA, ALDRO VIVE!

 

Curva Ovest Ferrara