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L'ENNESIMA PAGLIACCIATA DELLO STATO ITALIANO: LA TESSERA DEL TIFOSO (sesta puntata)

 

Pisa - Taranto ( ultras tarantini nella gradinata pisana - testimonianza )

 

tratto da www.asromaultras.org

 

Domenica a Pisa, qualora ce ne fosse stato bisogno, abbiamo avuto la dimostrazione pratica che la cosiddetta "Tessera del Tifoso non serve a un beneamato cazzo ma è solo una sporca speculazione finanziaria".
Parole, riportate nel virgolettato, vergate non dai soliti "fomentatori di odio" che danno vita a questo sito di facinorosi bensì da paciosi tifosi pisani coi quali abbiamo condiviso l' ingresso di gradinata settore C all'Arena Garibaldi.
La chiacchierata coi tifosi nerazzurri - dopo aver strabuzzato gli occhi dalla sorpresa di ritrovarsi gomito a gomito con 400 ultras della squadra avversaria - è stata cordiale ma ferma: quale sicurezza garantisce la TDT quando le due tifoserie vengono messe a contatto in maniera così ravvicinata?
Quei tifosi di casa erano quasi tutti abbonati (quindi tesserati...) e la propaganda governativa aveva garantito loro più sicurezza con l' introduzione della TDT. Non solo: una volta dentro il settore un cordone di una ventina scarsa di stewards era la soluzione escogitata per la sicurezza sbandierata dalla propaganda governativa.
Tra tarantini e pisani non è successo nulla. Meno male... qualche speranza per Benevento la cominciamo a nutrire. A fine gara applausi reciproci e strette di mano. Senza piaggeria alcuna. Ma è davvero singolare ritrovarsi coi tifosi di casa a un palmo di naso. Dall' Arena Garibaldi è partito un messaggio di maturità: le tifoserie unite contro queste disposizioni cervellotiche partorite dalla mente bacata di chi non ha mai messo piede in uno stadio. Una maturità che però non ha trovato l' enfasi che meritava. Qualche accenno qua e là sui giornali senza tanti sforzi per approfondire una questione che, per chi scrive, è vitale. Ma davvero questi cialtroni che ci governano pensano che la sicurezza negli stadi passi attraverso le tifoserie a stretto contatto tra loro?
Cosa sarebbe successo se una carica avesse spazzato via quella ventina di stewards? Saremmo finiti sul TG5 come minimo? E cosa aspettano al Ministero per modificare quella disposizione delirante? Il morto per dare il colpo definitivo al calcio sugli spalti?
Quella di domenica sembrava il classico trappolone: due tifoserie accese... due piccioni con una fava. Invece ha vinto la maturità. E da queste colonne vogliamo rimarcare il servizio d''''ordine di Pisa: cordiale, non invadente ed evidentemente in imbarazzo nel dover svolgere il proprio ruolo con disposizioni deliranti che cozzano visibilmente con il buon senso.
Petrucci non capisce le critiche degli ultras sulla TDT. Abete non capisce le critiche degli ultras sulla TDT. Macalli non capisce le critiche degli ultras sulla TDT. Manganelli non capisce le critiche degli ultras sulla TDT. Già, come non si vogliono cogliere le critiche di Platini, della Uefa e degli stati evoluti d' Europa dove l' aberrante TDT non esiste ma gli stadi sono pieni, non ci sono barriere e le famiglie affollano per davvero gli spalti.
Questo è sempre più il Paese dei burocrati avidi avulsi dal contesto: lo dimostra la multa per lesa maestà al fautore principe della TDT: Maroni. La libertà di opinione in uno stadio è bandita. Chi lo decide? Le cariatidi che da sempre governano il pallone tra cui Macalli: una vita sullo scranno più alto della Lega di C che affonda nei debiti. Il problema del calcio, ovviamente, sono i cori contro Maroni. E le famiglie che a frotte dovevano affollare gli stadi grazie all''introduzione della TDT si sono perse le tracce.