NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

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DAVIDE LIBERO











Video della polizia scientifica

 

Molto clamore ha avuto il video, visto per la prima volta in aula alla scorsa udienza, girato dall’agente di polizia scientifica dopo che l’ambulanza era andata via, ma prima, molto prima che arrivasse il medico legale, che è arrivato solo alle 9,30. Le immagini e i frammenti di dialoghi saranno certo discussi alla prossima udienza, il 13 febbraio, in cui sono convocati diversi funzionari, e soprattutto i vertici, della questura di due anni fa. I dieci minuti di quella registrazione dichiarano apertamente quel che è stato fatto a Federico, mentre il suo cellulare squillava e noi lo stavamo cercando, e dichiarano anche l’abbandono e la desolazione in cui è stato lasciato, mentre i presenti, lontani in tutti i sensi, parlavano fra loro. Hanno parlato cinque ore, prima di venirci ad avvisare, e da quel momento hanno iniziato una serie di menzogne che purtroppo vediamo anche in aula. Siamo comunque in Tribunale, davanti alla giustizia. Stabilirà il giudice se gli imputati saranno giudicati colpevoli. Ma tutto il resto chi lo giudicherà? Siamo cittadini normali, paghiamo le tasse. Di fronte a tutti gli errori, pasticci, omissioni e falsi che si sono accavallati in modo impressionante fin dai primi minuti dopo la morte di mio figlio, chi pagherà? Se il magistrato non si è recato sul posto, se addirittura l’ufficiale di polizia giudiziaria che avrebbe dovuto indagare ha confessato di aver contribuito a redigere lui stesso le relazioni di servizio degli indagati, se sono scomparsi i manganelli, se molte fotografie non sono state mai consegnate al pubblico ministero chi ha fatto e permesso tutto questo possibile che non debba pagare? Oppure solo i normali cittadini se sbagliano devono pagare mentre chi non lo è ha licenza di uccidere chiunque sbagli paga, loro non sono stati nemmeno sospesi, come succede per qualunque lavoro pubblico nell’attesa di un giudizio. Perchè questo per loro non vale? Perchè ai loro amici è permesso intimidire e minacciare i testimoni impunemente? Restano imperterriti al loro posto, a loro tutto è permesso, mentre i miei avvocati, per essersi dall’inizio ribellati alle falsità hanno un procedimento disciplinare in corso? Tutto questo non è degno di un paese civile e democratico. Il processo avrà il suo corso, ma non possiamo ignorare come esso sia stato falsato da omissioni e falsi commessi in relazione all’indagine. Chi pagherà per questo?

Servizio di "Chi l'ha visto?" dell'11 febbraio 2008. Contiene una parte di una interessante telefonata dal 113 al 112 alle 7,30 circa del 25 settembre 2005: