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Aggressione agli ex dirigenti del Treviso: ultras assolti

 

Tutti assolti. Adesso chi risarcisce i daspati? Qualche giornalista chiederà scusa per la gogna mediatica? Domande retoriche: per ora basta la soddisfazione per questa piccola grande vittoria morale.

 

FONTE: Veneto Uno

 

Assolti con formula piena per non aver commesso il fatto. Un esito che la difesa, rappresentata dall'avvocato Fabio Crea, dava quasi per scontato visto che le presunte vittime, da cui era partita la denuncia, dovevano identificare gli autori dell'aggressione e inchiodarli a processo. Ma Gerardo Schettino, ex direttore generale del Treviso Calcio, e Simone Lettieri, ex direttore amministrativo della società biancoceleste, a testimoniare di fronte al giudice non si erano mai presentati, tanto che la corte, per giudicare i due imputati nella vicenda, L. M. e A. G., aveva deciso di disporre per i due ex dirigenti l'accompagnamento coatto. Nel corso della precedente udienza si erano finalmente seduti sul banco dei testimoni ma il loro racconto aveva di molto ridimensionato i fatti. Entrambi infatti avevano ricostruito quanto successo il 21 marzo 2009 presso la sede del Treviso Calcio a Lancenigo. Un gruppo di tifosi, in piena contestazione con la società, erano entrati negli uffici inveendo contro Schettino e Lettieri. Ma proprio le due vittime delle violenze avevano dichiarato che si trattò di una contestazione verbale alla quale seguirono una serie di spintoni, ma niente di più. Insomma la presunta aggressione, dipinta come un vero e proprio raid punitivo, era già stata ridimensionata, e non di poco, dalle stesse vittime. L'avvocato Fabio Crea ha poi dimostrato come il furto “per dispetto” del cellulare di uno dei due dirigenti fosse stato commesso da una terza persona e non dai suoi assistiti. Dichiarazioni, quelle dei due ex dirigenti del Treviso Calcio, che hanno spinto anche l'accusa, rappresentata dal pm Giovanni Valmassoi, a chiedere l'assoluzione per L. M. e A. G.