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Nocerina-Paganese. Campo neutro e porte chiuse: ufficiale

 

FONTE: Sport People

 

Dopo le prime indiscrezioni di ieri arrivate per bocca del presidente nocerino Citarella, sulla falsariga di quanto già successo all'andata, anche per il derby di ritorno Nocerina-Paganese si prospettano porte chiuse in un campo neutro fuori regione. La summa perfetta dell'inutilità della tessera del tifoso.
Nonostante l'impegno per scongiurare questa assurda ipotesi, dopo l'incontro di ieri pomeriggio tra il prefetto di Salerno e il direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli, non s'è aperto alcuno spiraglio.
Dunque il prefetto non si fida dei suoi uomini, per vietare la partita? E, se non sono capaci di garantire l'ordine pubblico ad una partita di calcio, come dovremmo fidarci del loro operato su questioni molto più delicate come la lotta alla camorra o alle ecomafie? Un prefetto che con una tale decisione ammette pubblicamente di non essere in grado di fare il proprio lavoro, non andrebbe destituito? E poi, dulcis in fundo, come è mai possibile che non si possa garantire la sicurezza dei tifosi, se alle gare di Lega Pro accedono solo coloro che hanno la tessera del tifoso? Allora è vero ciò che sostengono gli ultras che la tessera non risolve un beato niente? Ma tutti quei tifosi che invece hanno sottoscritto la tessera perché era stato garantito loro che non ci sarebbero stati divieti o gare a porte chiuse dopo averla sottoscritta, non si sentono un attimino presi per i fondelli?
In buona sostanza, i liberticidi promotori della tessera del tifoso, capitanati dal pregiudicato Bobo Maroni (condannato in via definitiva per resistenza ed oltraggio a quegli agenti di cui poi è diventato il Ministro, assurdità che solo in Italia possono succedere...), hanno fatto credere che attraverso una privazione della libertà personale di qualcuno, si potesse giungere ad una maggiore libertà per gli altri... che però a loro volta dovevano cedere libertà e privacy alla lobby dietro la TdT stessa (soprattutto banche, ma anche Autogrill, Autostrade per l'Italia, ecc.).
Alla fine della fiera, di fronte ad eventi come questi, si ha la dimostrazione palese che non può esistere promozione di libertà attraverso una privazione della libertà, è come quelli che raccontano di andare a fare le missioni di pace con i cannoni e i fucili spianati: una contraddizione di fatto palese ed innegabile che persino Ray Charles vedrebbe.
Ci sono ancora in programma riunioni di autorità e sceriffi vari, ma aspettarsi aperture illuministiche da menti ottenebrate è quantomeno illusorio. Nel frattempo, come disse quel grand'uomo di Benjamin Franklin, chi ha ceduto parti della propria libertà in cambio di briciole di sicurezza (di andare in trasferta in questo caso...) ecco cosa ha meritato e guadagnato: né la libertà e né la sicurezza.

 

Matteo Falcone