NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

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Omicidio Aldrovandi: promemoria per Giovanardi

 

Fonte:osservatorio sulla repressione

 

Sul sito Articolo 21 il disperato tentativo di Filippo Vendemmiati, autore del docufilm "E' stato morto un ragazzo" di convincere il senatore Pdl a non essere volgare e violento a proposito di Federico.

 

- 1 Mi chiamo Federico Aldrovandi, e non Aldovrandi.

- 2 Mia madre è dipendente comunale, mio padre ispettore di polizia comunale, mio nonno carabiniere.

- 3 Non sono un eroinomane come Lei disse di me in parlamento da ministro nel febbraio del 2006

- 4 Quella sera non ero ubriaco, né drogato. Lo confesso, mi ero fatto due canne.

- 5 Quando arrivai nel giardinetto di via Ippodromo a Ferrara, c'era già parcheggiata una volante con due agenti a bordo

- 6 E' scoppiata una lite violenta, ma non posso dirle perché, la verità la devono scoprire gli uomini in terra.

- 7 Mi hanno picchiato in quattro per almeno mezz'ora, manganelli (due si sono rotti), calci e pugni. L'autopsia ha riscontrato 57 ferite compatibili con azioni violente. Un vostro giudice ha scritto: "Per ognuna di queste ferite sarebbe stato possibile aprire un procedimento per lesioni colpose".

- 8 Ho chiesto aiuto invano, non credevano che mi chiamassi Federico, uno li loro mi ha scambiato per un extracomunitario, mi sono saliti sulla schiena con le ginocchia, mi è mancato il respiro e sono morto

- 9 Poi sono stato ucciso anche altre volte: quando mi hanno lasciato per ore sull'asfalto, senza rispondere al mio cellulare quando chiamavano i miei genitori. E' stato allora che mi hanno fotografato. Che brutta foto! L'ho vista per la prima volta nelle manifestazioni portata in giro dai miei amici. Ah è vero, lei non lo può ricordare perchè non c'era. Poi quella foto è entrata anche nelle aule dei tribunali. Io ricordo solo una sensazione di caldo attorno alla mia testa, l'odore di sangue e la durezza dell'asfalto. Magari, onorevole, mi avessero messo un cuscino sotto la testa, pensi non mi hanno nemmeno coperto con un lenzuolo.

 

Filippo Vendemmiati